The Good Business Academy

La ricetta di The Good Business Academy per attrarre talenti e capitali

La ricetta di The Good Business Academy per attrarre talenti e capitali 

Secondo l’Academy nata dalla collaborazione tra CUEIM, InventoLab e Nativa, 11 sono le pratiche del Business For Good che portano a benefici tangibili: da un’oggettiva misurazione dell’impatto sociale ed ambientale, all’attrazione di talenti e di capitali. C’è bisogno di un cambio culturale, di paradigma, prima nelle persone e poi nelle imprese, un cambio che porterà ad una crescita reputazionale e in grado di favorire l’innovazione

Di fronte a uno scenario che negli ultimi 30 anni ha visto passare da una progressione geometrica a una progressione esponenziale dei trend socio-economici, demografici, ed ecologici in termini di concentrazione di azoto e CO2 nell’aria o utilizzo dell’acqua o ancora acidificazione degli oceani, diventa ormai urgente ripensare il modello economico. Manca una preparazione adatta a gestire questo tipo di progressione così repentina. Da un approccio commerciale non invasivo a salari uguali per generi, The Good Business Academy racconta le 11 pratiche che se osservate possono contribuire a un cambio di rotta nella direzione di un metodo di lavoro più sostenibile e attento all’ambiente non solo dal punto di vista ecologico.
Queste linee guida portano inevitabilmente a dei benefici esterni, in quanto si crea valore sociale ed ambientale, ma anche a interni alle aziende. 

“L’adozione dei principi e delle pratiche dell’impresa for good prevede la messa punto di un sistema di misurazione oggettiva dell’impatto sociale ed ambientale, al fine di definire i propri obiettivi e valutare la propria performance esattamente come accade per ciò che riguarda gli aspetti economici, finanziari e di mercato. Questo aumenta la consapevolezza nell’impresa dell’importanza della creazione di valore sociale ed ambientale, a partire dal non distruggerne. Questo approccio crea un “senso” più alto per le persone dell’impresa e favorisce l’identificazione nella sua missione, il che crea a sua volta le condizioni necessarie affinché tutte le persone riescano a dare il meglio di sé. Anche per questa ragione, le imprese for good sono attraenti per talenti, soprattutto per quelli più giovani che sono alla ricerca queste realtà, tanto quanto lo sono per il mercato dei capitali, visto che di fatto agendo in questo modo le imprese aumentano la loro capacità sia di rispondere alle istanze dei loro clienti che di ridurre i rischi economici e reputazionali. Senza sottovalutare le grandi opportunità di innovazione che si aprono per chi decide di adottare questo modello” afferma Paolo Braguzzi, Co Founder e Coordinatore del Comitato Direttivo di The Good Business Academy. “Ecco che, con la nascita di un’Academy, formata da docenti, manager, consulenti, che vengono dal mondo accademico e dalle imprese, quello che noi ci aspettiamo è che alla fine del nostro programma le persone si sentano trasformate e in grado di trasformare le loro imprese. E’ così perché pensiamo che il cambio di paradigma richieda un cambio culturale, prima nelle persone e poi nelle loro imprese. Per questo insistiamo anche molto sui contenuti culturali, che spiegano l’evoluzione del capitalismo, i suoi benefici, ma anche gli aspetti negativi, per proporre un nuovo modello che salvaguardi i primi e superi i secondi”. 

Ecco secondo la The Good Business Academy 11 pratiche che caratterizzano il modo di agire di queste imprese e permettono loro di godere dei benefici del modello for good: 

Economia circolare  

Implementare i principi dell’economia circolare, intesi soprattutto come riduzione degli sprechi, recupero e riutilizzo dei materiali, a partire dal modo in cui vengono concepiti i propri prodotti.

Salvaguardia della biodiversità e agricoltura rigenerativa. 

Produrre beni e servizi che prevedono di attingere alle risorse della natura per consapevoli dell’impatto che questo può avere sulla biodiversità.  

Energia e fonti rinnovabili 

Prestare particolare attenzione all’utilizzo che si fa dell’energia e sulla sua provenienza da fonti esclusivamente rinnovabili, auto prodotta o acquistata, meglio se da chi sta aumentando la capacità di produrla.

Emissioni 

Concentrarsi nella riduzione delle emissioni e nella compensazione di quelle residue.

Controllo della supply chain

Conoscere da parte dell’azienda la provenienza di ciò che viene acquistato per realizzare i propri beni e elle pratiche adottate dai propri fornitori. 

Relazioni paritarie con i fornitori 

Non far rinunciare a pratiche sostenibili i fornitori solo per sostenere i prezzi e i tempi imposti da chi acquista. 

Comunicazione trasparente

Adottare un approccio di marketing trasparente e non manipolativo, dichiarando sia coa si fa bene che quello su cui ancora si deve migliorare. 

Approccio commerciale non invasivo

Non spingere i clienti ad acquistare comprare più di quello di cui hanno bisogno o più di quel che ci si possa permettere. 

Salari uguali per generi 

Garantire salari uguali per genere e in generale favorire l’uguaglianza all’interno dell’ambiente di lavoro. 

Bonus sul profitto

Riconoscere ai manager bonus legati anche all’impatto sociale ed ambientale. 

Assunzione di persone in stato di difficoltà

Favorire inclusività e integrazione, coinvolgendo nell’impresa persone le quali si trovano in situazione di difficoltà, economica, sociale o fisica, in caso di disabilità. 

Pratiche e azioni concrete, per cercare una soluzione altrettanto concreta a un problema dal quale ormai non è più possibile non prestare attenzione. Serve agire attraverso metodi e pratiche che siano utili a livello sociale, economico ed ecologico e per questo The Good Business Academy, partirà con il primo programma di tras-formazione manageriale rivolto a imprenditori ed executive.

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The Good Business Academy

The Good Business Academy è il progetto trasformativo, nato nel 2022, frutto della collaborazione tra il Consorzio Universitario di Economia Industriale e Manageriale (CUEIM) - un network di 27 Università - e le imprese for good più evolute, rappresentate dalle B Corp Nativa e InVento Lab. Si tratta di una Academy congiunta, universitaria e aziendale, che si propone di diffondere modelli d’impresa for good, ovvero delle imprese votate all’impatto positivo su tutti gli stakeholder, sulla società e sull’ambiente, in una prospettiva di lungo periodo e attente alle esigenze delle generazioni future.

Un cambio di paradigma che intende contribuire alla costruzione e diffusione di un nuovo modello d’impresa, e che ha portato docenti, manager e consulenti a formare The Good Business Academy con la consapevolezza sia necessario cambiare il modo di insegnare il business nelle università e nelle business school, gettando le basi per una trasformazione culturale in grado di diffondere - grazie all’enorme produzione di conoscenza del CUEIM - modelli e - con il supporto di aziende - pratiche manageriali in grado di portare la propria impresa nella direzione di un business che crei beneficio per tutti.

A gennaio partirà il primo programma di formazione manageriale rivolto a imprenditori ed executive.

Per maggiori informazioni:

Mirandola Comunicazione | www.mirandola.net

Francesco Sicchiero | francesco.sicchiero@mirandola.net 

Sara Bottarelli | sara.bottarelli@mirandola.net |  366 875 9715 

Camilla Obbi | camilla.obbi@mirandola.net

 

Uploaded on 23/01/2023

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