Javad "Molai" Paved
Javad "Molai" Paved
Attivista conosciuto anche come The Forest Man of India
Per fronteggiare la deforestazione causata dalle alluvioni nel 1980 il Dipartimento delle Foreste indiano ideò un piano che prevedeva la riforestazione di una piccola zona di circa 200 ettari a ridosso del fiume Brahmaputra. L’obiettivo era proteggere l’isola dalle alluvioni nel modo più semplice ed efficace: tramite le radici della vegetazione. Il piano fu interrotto tre anni più tardi. Poche persone rimasero, tra queste un giovane di 16 anni: Jadav 'Mulai' Payeng (31 ottobre 1959). Figlio di un mercante di bufali proveniente da una comunità tribale locale, Mulai non avrebbe mai immaginato di diventare trent'anni più tardi un attivista ambientale noto in tutta l’India. Mulai, all’inizio degli anni ’80 abbandonò la scuola e decise di dedicare la sua esistenza a quel fazzoletto di terra. Cominciò col piantare ogni giorno semi di bambù. Mulai anno dopo anno è cresciuto insieme alle piante che ha seminato ed è diventato il Signor Payeng, una moglie e cinque figli. Nel 2008 il Governo indiano si accorse finalmente di lui e di quella che era diventata la ‘sua’ foresta. Si, perché una mandria di un centinaio di elefanti si era stabilita in un’area che le cartine non riconoscevano più. Oggi la foresta – nota in India come “Riserva Mulai” – ha raggiunto una grandezza ed una diversità fenotipica tali da garantirle l’autosufficienza. Più di cento varietà vegetali tra cui l’Arjuna, il Flamboyant, l’Albizia e l’albero del cotone, ricoprono 550 ettari di terreno (circa 860 campi da calcio). Jadav ha creato con le sue due mani e nessun altro mezzo, un intero ecosistema. La sua storia ha ispirato un docu-film intitolato “Forest Man”, diretto da William McMaster e presentato al Festival di Cannes nel 2014. Mulai è diventato anche protagonista di una graphic novel per bambini tradotta in varie lingue e letta nelle scuole. Il Governo indiano l’ha decorato con il Padma Shri, una delle più alte onorificenze civili della Repubblica.
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