MIA PHOTO FAIR

Fondazione Sella - Dalla lana alla fotografia, una storia biellese

Dalla lana alla fotografia, una storia biellese

Fondazione Sella partecipa a MIA Photo Fair per raccontare la storia di un formidabile intreccio di elementi che fu determinante per l’affermazione della fotografia in Italia. Illustrare il rapporto tra i primi passi della fotografia e un contesto industriale avanzato come fu il Biellese di metà Ottocento, permette di mettere in luce non solo la ricchezza del patrimonio fotografico dell’archivio, ma anche la rilevanza storica e culturale del luogo in cui la Fondazione ha sede, il Lanificio, e i suoi protagonisti: l’acqua del torrente Cervo - che sgorga dall’omonima valle e lambisce la città di Biella - e gli illuminati imprenditori che animarono i suoi sviluppi.

A metà Ottocento, Biella era già attiva da diversi secoli nella produzione e lavorazione della lana, e così anche la famiglia Sella, originaria della Valle di Mosso, a nord-est di Biella. Per la produzione laniera grande importanza aveva - come ha tuttora - l’acqua, non solo come fonte di energia, ma anche perché dalle sue caratteristiche dipende la buona riuscita di diverse fasi produttive del tessile. 

Proprio alla ricerca di salti d’acqua giunge a Biella Maurizio Sella, che nel 1835 acquistò lo stabile adibito fino ad allora a filatoio da seta. Maurizio lo trasformò in lanificio, rendendolo una delle prime fabbriche moderne in Italia. Alla sua morte, nel 1846, la gestione passò ai figli. Tra di essi vanno ricordati Giuseppe Venanzio, che guidò l’azienda, e Quintino, più volte ministro delle finanze dell’Italia dopo l’unificazione. 

Giuseppe Venanzio Sella

Giuseppe Venanzio Sella fu imprenditore illuminato, innovatore e insieme abile chimico, unendo il ruolo di industriale laniero di respiro internazionale a quello di studioso e scienziato positivista. Scrisse due libri fondamentali; il primo, Polimetria chimica (1851), fu il più interessante manuale comparso in quel periodo in Italia per il perfezionamento della lavorazione tessile nella fase della tintura e il suo metodo venne adottato anche da alcune fabbriche inglesi e belghe. Il secondo, Il plico del fotografo (1856), fu il primo trattato teorico e pratico di fotografia pubblicato in Italia, corredato da un’esaustiva serie di ricette relative alle tecniche fotografiche. 

Così, la combinazione tra acqua, industria e conoscenza chimica, elementi fondamentali del genius loci del Lanificio Maurizio Sella, ha dato vita a un importante passaggio nella storia della fotografia: l’introduzione in area italiana, pochi anni dopo la sua scoperta, a partire proprio da Biella. 

Vittorio Sella

Dei sette figli di Giuseppe Venanzio, Carlo continua la direzione dell’opificio, Gaudenzio fonda, in società con fratelli e cugini, la banca Gaudenzio Sella & Ci. La passione per la fotografia è trasmessa a Vittorio, che diventerà alpinista, esploratore e pioniere di fotografia d’alta montagna, riconosciuto universalmente per la qualità documentaria e artistica della sua opera. Vittorio fu tra i primi a portare la fotografia sulla cima delle montagne e fu l’unico, allora come oggi, a realizzare immagini con lastre di grande formato (30x40 cm). Vittorio Sella riprodusse entrambi i versanti delle Alpi e i paesaggi del Caucaso. Al seguito di Luigi Amedeo di Savoia fotografò le spedizioni alpinistiche in Alaska, Ruwenzori e Karakorum (K2). La sua opera fu imitata e presa a modello dai fotografi di paesaggio della sua epoca e non solo. Ansel Adams scrive di lui: “Sella è riuscito a catturare lo stato d’animo e lo spirito di ogni regione, dominando alla perfezione la sostanza, l’aria e la luce”. 

Tra i tanti scopi, le sue immagini oggi sono utilizzate anche per documentare lo scioglimento dei ghiacciai.

A MIA Photo Fair Fondazione Sella presenta le prime immagini realizzate da Giuseppe Venanzio Sella (1851-1856), lastre e stampe originali di panorami di montagna di Vittorio Sella (1885-1909) e di paesaggio del fratello Erminio (1898), una macchina fotografica e i loro diari di viaggio.


Fondazione Sella

Istituita nel 1980, Fondazione Sella ha sede a Biella nell’ex Lanificio Maurizio Sella, situato lungo le rive del torrente Cervo. La Fondazione raccoglie, conserva e valorizza un vasto archivio documentario, fotografico e iconografico. Oltre al principale fine di conservare e catalogare i documenti dei suoi archivi, ne cura la valorizzazione attraverso pubblicazioni, convegni, mostre, incontri e attività formative. L’archivio della Fondazione, costituito in origine dalle carte della famiglia Sella risalenti all’inizio del Seicento, con ricca documentazione sull’attività laniera, ha ricevuto in seguito numerose altre raccolte archivistiche attraverso donazioni, acquisizioni e depositi. Attualmente si estende su oltre 2.500 metri lineari di documenti cartacei e consiste in 1.000.000 di fotografie. Ordinato per fondi relativi a persone, famiglie, enti o fabbriche da cui provengono, contiene documenti d’azienda, lettere e carte personali, fotografie, collezioni di valore documentario e artistico. Una fornita biblioteca relativa agli argomenti dei fondi completa il materiale a disposizione dei ricercatori.

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Caricato il 12/03/2024