Osservatorio BenEssere Felicità
Quasi il 40% dei lavoratori italiani ha in mente di cambiare posto di lavoro nei prossimi 12 mesi
Disponibili i primi dati 2022 dell'Osservatorio BenEssere e Felicità che offre misurazioni oggettive sulla popolazione italiana attiva, con cadenza annuale, per aiutare le organizzazioni a divulgare ed educare sul tema della felicità e benessere in ambito lavorativo
Quasi il 40% dei lavoratori italiani ha in mente di cambiare posto di lavoro nei prossimi 12 mesi
La voglia di crescita personale e professionale unite alle limitate opportunità di carriera vissute nella propria organizzazione, spingono principalmente il 49% dei Millennials alla ricerca di nuove occasioni, ma anche il 17,9% di chi è prossimo alla pensione
Milano, 12 aprile 2022 - L'Associazione “Ricerca Felicità” rilascia i primi dati 2022 sullo stato di salute della felicità e del benessere dei lavoratori italiani, sia nella dimensione aziendale sia in quella individuale e sociale, fotografando 7 obiettivi d’indagine.
Si delinea un’Italia nel complesso più soddisfatta del proprio lavoro, lo dimostra il fatto che nel 2021 solo il 28,7% aveva risposto positivamente alla domanda “quanto sei soddisfatta/o del tuo lavoro?” mentre, nel 2022, gli intervistati che si dichiarano soddisfatti hanno raggiunto il 37,5%.
“Con questa seconda survey, volta a misurare lo stato di salute della felicità e del benessere dei lavoratori, vogliamo continuare un progetto iniziato nel 2021 che porti sempre più a comprendere dove agire per far crescere la felicità e il benessere dei lavoratori del nostro Paese. La felicità è una meta-competenza scientificamente provata che può portare, attraverso l’inclusività e l’accoglienza delle molteplicità dei singoli, unito ad un puntuale ascolto attivo e una presa di consapevolezza dei reali bisogni secondo il ciclo di vita a un nuovo benessere organizzativo, ad un nuovo umanesimo delle organizzazioni” afferma Elisabetta Dallavalle, Presidente dell’Associazione Ricerca Felicità.
Si evidenzia come il fenomeno della Great Resignation, che fa riferimento al significativo aumento delle dimissioni e vede un numero sempre più alto di persone lasciare il proprio posto di lavoro, coinvolga anche le aziende italiane.
Dai dati emersi risulta che il 38,5% di coloro che hanno già un lavoro, ha in mente di cambiarlo nei prossimi 12 mesi, una percentuale omogenea tra tutti i lavoratori, solo inferiore tra professionisti/partite Iva (28%).
La ricerca di nuove opportunità è molto presente tra i Millennials - riguarda quasi la metà di loro con il 49% - mentre si rivela decisamente meno “mobile” chi è al termine della carriera. Tuttavia, tra i Baby Boomers, il 18% sarebbe comunque disposto a cambiare posto di lavoro.
“La ricerca ci ha permesso di indagare sul fenomeno della Great Resignation e quello che ci interessa evidenziare sono le molteplici motivazioni di disagio intercettato dietro a questo fenomeno: la mancanza di sviluppo personale, professionale e di carriera, seguono la mancanza di riconoscimento e la paura del Burnout, fattore ampiamente al primo posto tra gli Imprenditori e Manager: con oltre il 43%.” afferma Elga Corricelli co-founder dell’Associazione Ricerca Felicità. “Le aziende dovrebbero comprendere al più presto come limitare questo fenomeno, al fine di rimanere competitive nel mercato. Oggi e nel futuro, si relazioneranno sempre di più con persone che chiedono maggiore flessibilità, benessere e Hybrid Working così da gestire in autonomia i propri orari lavorando per obiettivi condivisi e agendo sulle leve della fiducia, non del controllo. La nuova immagine del lavoro che sembra delinearsi racconta del desiderio di poter contribuire con valore, crescere secondo leve meritocratiche e contare sulla collaborazione autentica di tutti”.
Nella survey 2022 si analizzano anche i fattori che potrebbero spingere i lavoratori attualmente non interessati a cambiare professione, a cercare un altro posto di lavoro. I fattori che inciderebbero sulla scelta sono oltre a migliori condizioni economiche, anche il cercare un minore livello di stress (ampiamente al primo posto tra gli Imprenditori) e opportunità di crescita personale/professionale.
“È stato interessante analizzare le motivazioni che spingerebbero i lavoratori - che al momento non hanno interesse nel cambiare il loro posto di lavoro - a pensare di intraprendere questa scelta. Si evidenzia una situazione in cui migliori condizioni economiche (47,3%) e minore stress (33,3%) sono molto più desiderate rispetto a maggiori opportunità di carriera (19,7%), una maggiore flessibilità di orario (19,4%) o opzioni per smart working (14%).” afferma Sandro Formica, VicePresidente e Direttore scientifico dell’Associazione Ricerca Felicità.
I 7 obiettivi indagati, dal secondo barometro della felicità della popolazione italiana attiva, sono: felicità in generale, significato di felicità, benessere, soddisfazione, felicità al lavoro, senso di appartenenza, riconoscimento e discriminazione, elementi per la scelta e desiderio di abbandonare l’attuale lavoro e lavoro e suo significato. La survey ha coinvolto 1.079 persone, suddivise tra lavoratori dipendenti (67,7%), liberi professionisti (13,1%), manager (7,2%) e imprenditori (12%) suddivisi per sesso con una media ponderata di 42.1% di donne e il 57,9% di uomini, appartenenti alle 4 generazioni (Baby Boomers, Generazione X, Millennials, Generazione Z) in rappresentanza della popolazione italiana attiva nel mondo del lavoro.
La seconda edizione del barometro della felicità segna, secondo il professore Sandro Formica, Elga Corricelli ed Elisabetta Dallavalle, un passo avanti per collaborare con istituzioni, organizzazioni profit, non profit, scuole ed enti educativi per studiare assieme gli strumenti migliori per far evolvere il benessere e la felicità della società.
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Associazione Ricerca Felicità: nasce dall’incontro tra Sandro Formica, Elga Corricelli ed Elisabetta Dallavalle e mira a voler comprendere lo stato attuale di felicità e benessere nel nostro Paese attraverso un’indagine annuale che, nella prima edizione, ha coinvolto 1314 partecipanti lavoratori divisi a seconda di età (Baby Boomers, Generazione X, Millennials e Generazione Z), sesso e appartenenza territoriale (nord ovest, nord est, centro e sud).
Sandro Formica
Sandro è il fondatore della metodologia “Scienza del Sé”, che ha dimostrato aumentare felicità e produttività individuale e collettiva. Dal 2019 è direttore del corso internazionale in Chief Happiness Officer (Manager della Felicità) certificato dalla Florida International University e dall’organizzazione WOHASU World Happiness Summit. Ha facilitato l’empowerment di 1.200 manager e imprenditori in 4 continenti attraverso metodi, strumenti e strategie radicate sulla scienza per sviluppare eccellenze e benessere sostenibile.
Attualmente è professore di “Organizzazioni Positive” presso la Florida International University, visiting professor di “Strategia Aziendale” alla SDA Bocconi e co-fondatore/coordinatore dell'unità di ricerca dell’Università La Sapienza in “Positive Organizational Behavior and Human Capital” che svolge analisi strategiche degli elementi che contribuiscono al benessere nel mondo del lavoro attraverso un impianto di ricerca multidisciplinare che comprende il marketing, il management, la gestione delle risorse umane, la comunicazione aziendale e i processi organizzativi.
Elga Corricelli
Elga è esperta nel cambiamento organizzativo e trasformazionale degli individui con una focalizzazione su Well-Being e Science of Happiness. Accompagna le organizzazioni nell’evoluzione verso la positività organizzativa. Annovera certificazioni in ambito human di Chief Happiness Officer, Coach, Neuromanager Positivo, Master Trainer Sds, Board Facilitator, Hogan Assessor, Innovation Manager.
Giornalista dal 1989 passa dal mondo editoriale al settore dei media e della comunicazione strategica, occupando la posizione di COO e Board member della multinazionale Dentsu Aegis Network Group per moltissimi anni. E’ stata coach nei programmi di accelerazione di Digital Magic e oggi è People Advisor di Lifegate Way
Elga ha vissuto esperienze imprenditoriali e manageriali in contesti internazionali innovativi dove le persone e i team sono sempre stati centrali e crede fermamente nel cambiamento organizzativo e trasformazionale positivo degli individui per un sistema sociale sostenibile
Elisabetta Dallavalle
Dopo una lunga esperienza maturata all’interno del contesto organizzativo multinazionale, dove, da ultimo, fino al Luglio 2019 è stata Responsabile del Dept. Inclusion & Wellbeing per il Gruppo Nestlé Italia, oggi è Senior Human Capital and Wellbeing Happiness & D&EI Stream Leader di &Forward® , nell’ambito del Wellbeing, Inclusion & Sustainability e della Work-Life Integration, progetta strategie, strumenti/azioni e pratiche per costruire Organizzazioni Positive, sostenere l’equità e l’inclusione delle diversità e il BenEssere delle persone in favore di un Benessere Organizzativo diffuso.
Autrice della pubblicazione “Tutta questione di Benessere”. E’ Consigliera del Consiglio Direttivo AIDP Lombardia, Owner del Lab Wellbeing Diversity & Inclusion. Referente lombarda per i Gruppi Nazionali #AIDPInclusion e #AIDPResponsabilitàSociale e membro del tavolo di lavoro interaziendale “Abilitiamo la disabilità”. Presidente dell’Associazione Ricerca Felicità e Co-Founder dell’Osservatorio italiano BenEssere e Felicità.
Per Maggiori informazioni:
Mirandola Comunicazione
Francesco Sicchiero | francesco.sicchiero@mirandola.net | +39 366 8759702
Clara Rigoldi | clara.rigoldi@mirandola.net | +39 333 1862611
Caricato il 12/04/2022