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Web tax nella bozza di bilancio: una misura che deprime il mercato e danneggia l’export del Made in Italy

Web tax nella bozza di bilancio:

una misura che deprime il mercato e danneggia l’export del Made in Italy
 

Il commento di Roberto Liscia, Presidente di Netcomm

 

Milano, 16 ottobre 2019 - In relazione alle ultime indicazioni in materia di tassazione dell'economia digitale, Roberto Liscia, Presidente di Netcomm (il consorzio del commercio digitale in Italia), sostiene che la proposta rappresenti un’iniziativa fortemente negativa verso le imprese:

"Le nuove regole fiscali in discussione si pongono come un’ennesima tassa che deprimerà ulteriormente il mercato, riversandosi sulle nostre imprese, mediamente di piccole dimensioni, che presentano un saldo digitale negativo. Rileviamo, infatti, che ci sono 20 mila aziende nel nostro Paese che utilizzano piattaforme digitali per vendere le loro merci. È chiaro che un’ulteriore tassa, come quella prevista, sarebbe un costo eccessivo per la stragrande maggioranza. Siamo contrari all’ipotesi di una web tax non armonizzata a livello europeo e lo siamo ancora di più quando vediamo a rischio le possibilità per le imprese del nostro Made in Italy di competere sui mercati globali. Siamo al passo opposto rispetto ad alcuni esecutivi del passato, in cui si ventilava l’idea di finanziare le imprese tese all’internazionalizzazione”. 

Aggiunge Roberto Liscia: "Netcomm sostiene da sempre che la tassazione dell’economia digitale debba essere affrontata con una visione globale che tenga conto del quadro fiscale internazionale al fine di evitare gravi asimmetrie competitive tra singole imprese e Stati. In tale scenario riteniamo che l’OCSE rappresenti l’Organizzazione più adeguata per stimolare tali riflessioni e guidare la riforma in collaborazione con le Autorità europee. È per tali ragioni che riteniamo quanto mai opportuno - come affermato più volte - evitare azioni unilaterali da parte dei singoli Paesi posto che potrebbero avere gravi impatti sulle imprese ostacolando l’adozione o lo sviluppo delle nuove tecnologie da parte delle imprese stesse. Alla luce dei chiari progressi dell'OCSE, raccomandiamo quindi al Governo italiano di sospendere eventuali azioni unilaterali ricercando lo sviluppo di linee coerenti con il quadro internazionale".

 

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Netcomm, il Consorzio del Commercio Digitale Italiano, è il punto di riferimento in materia di e-commerce e retail digitale nel panorama nazionale e internazionale. Nato nel 2005, riunisce circa 400 aziende composte da società internazionali e piccole-medie realtà di eccellenza. Netcomm promuove lo sviluppo dell’e-commerce e dell’evoluzione digitale delle imprese, generando valore per l’intero sistema economico italiano e per i consumatori. Netcomm è tra i membri fondatori di Ecommerce Europe, l’Associazione Europea del Commercio Elettronico, e della Federazione del Digitale, la federazione per lo sviluppo del digitale in Italia.

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Caricato il 16/10/2019

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