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L’e-commerce italiano continua la sua crescita a doppia cifra: +15%

L’e-commerce italiano continua la sua crescita a doppia cifra: +15%

Nel 2018 il valore degli acquisti online toccherà i 27 miliardi di euro con un incremento di oltre 3,6 miliardi di € rispetto al 2017.
Tra i settori in maggiore crescita: Giocattoli (+48%), Arredamento & Home Living (+44%), Food&Grocery (+34%). L’incidenza degli acquisti effettuati via smartphone è pari a circa un terzo dell’intero mercato e-commerce.

Continua l’ascesa degli acquisti di prodotti (+25%) rispetto ai servizi (+6%).
La penetrazione dell’e-commerce raggiunge il 6,5% del totale consumi retail.
 

Milano, 30 maggio 2018 – L’e-commerce italiano mantiene le promesse e proseguirà la sua crescita anche nel 2018 con un valore degli acquisti online che arriverà a quota 27 miliardi, +15% rispetto al 2017.
Gli acquisti e-commerce di prodotti guadagneranno sempre più terreno facendo registrare un tasso di crescita quattro volte superiore ai servizi, mentre il ruolo dello smartphone diviene sempre più centrale: un terzo degli acquisti online sarà effettuato attraverso dispositivo mobile e per alcuni merchant l’incidenza degli acquisti da questo device supera i due terzi.

“La crescita del mercato online prosegue in maniera lineare rispetto al 2017, ma dietro a questo trend si cela un forte cambiamento: le nuove tecnologie hanno modificato significativamente i comportamenti dei consumatori, i modelli di business e i processi di vendita segnando una nuova era del retail e dell’economia globale, spiega Roberto Liscia, Presidente di Netcomm. “Siamo nel mezzo della tempesta perfetta dell’e-commerce, uno tsunami tecnologico che cambia e accelera continuamente il quadro competitivo. L’omnicanalità è diventata il centro della strategia per gran parte delle imprese, a prescindere dal settore e dalla tipologia di prodotto. Collegare e integrare il web con il mondo fisico è prioritario per i retailer, ma anche per gli intermediari della filiera e per le aziende produttrici che devono far fronte a una nuova tipologia di consumatore sempre connesso, l’onlife consumer. I dati 2018 dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm-School of Management del Politecnico di Milano, presentati oggi al Netcomm Forum, ci rivelano che il digitale è entrato nella sua fase di rivoluzione, con impatti importanti sullo scenario di mercato e sugli assetti competitivi”.

Il mercato online in Italia
Le previsioni per il 2018 rivelano che la domanda e-commerce sarà trainata dai prodotti e in particolare da quei settori ormai definiti storici che crescono con un ritmo più vicino alla media: Informatica ed Elettronica (+18%) con 4,6 miliardi di euro, Abbigliamento (+21%) che passa da 2,4 miliardi nel 2017 a circa 3 miliardi nel 2018, l’Editoria (+25%) con 1 milione di euro. I settori che da qualche anno vengono connotati come emergenti segnano, invece, performance superiori: Food & Grocery (+34%) che passa da 0,83 miliardi di euro del 2017 a 1,1 miliardi, Beauty (+29%) con quasi 430 milioni, Arredamento e home living (+44%) a quota 1,26 miliardi, Auto e Ricambi (+26%) che sfiorano i 610 milioni.

Lo sviluppo prosegue anche per quanto riguarda i Servizi, seppur a ritmi meno sostenuti: sia il settore Turismo e Trasporti (9,7 miliardi di euro) che quello delle Assicurazioni (oltre 1,3 miliardi di euro) crescono del 5%.

"Nel 2018 l’eCommerce cresce e incide ormai per il 6,5% sull’acquistato dagli italiani – dallo 0,7% dell’Alimentare al 25% dell’Informatica ed Elettronica o al 32% di Turismo e Trasporti – ed è quindi un canale sempre più importante, in sé e nella sua componente di interazione con gli altri canali “fisici”. La crescita del mercato corrisponde ad un più maturo assetto dell’offerta, testimoniato dallo sviluppo online di alcuni settori “emergenti” - come alimentare, giocattoli, automotive, arredamento - e dal radicamento fisico nel nostro paese di diversi operatori internazionali con strutture commerciali e logistiche. Rimane tuttavia la netta impressione che una parte importante delle imprese tradizionali non abbia ancora compreso la rilevanza della posta in gioco come dimostra il fatto che il 78% del mercato di prodotti è appannaggio di imprese nate per operare online, le Dot Com. Il fattore “logistica” – e in particolare la logistica ultimo miglio – emerge sempre più come un formidabile fattore critico di successo  – con molta sperimentazione su modelli alternativi - e come un importante tema di complessiva sostenibilità dell’eCommerce – con oltre 230 milioni di consegne in Italia previste nel 2018, ossia quasi 1 milione di consegne al giorno” ha commentato Alessandro Perego, Responsabile Scientifico degli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano.

La crescita dell’e-commerce nel 2018 ha come conseguenza il graduale cambiamento del comportamento d’acquisto degli italiani che si spostano sempre più sul canale digitale: se nel 2017 si rilevava un’incidenza del 5,6% sul totale del retail, nel 2018 ci si aspetta possa raggiungere il 6,5%. La quota ad appannaggio dei negozi fisici rimane di assoluta maggioranza (oltre il 90%), ma questo dovrà portare sempre più le aziende a ripensare il proprio processo di vendita in ottica di omnicanalità.

Lo sviluppo del retail
L’aumento del numero di e-shopper a livello mondiale è inarrestabile: le persone che utilizzano il web per effettuare acquisti sono passate da 1,66 miliardi del 2016 a quasi 2 miliardi nel 2018, e si prevede che entro il 2022 arriveranno a superare i 2,5 miliardi. Anche le vendite online seguono questo trend: nel 2017 hanno superato i 2.300 miliardi di dollari, e si stima che nel 2018 sull’online verranno effettuati acquisti per un valore di oltre 2.800 miliardi (con un tasso di crescita annuo del +23%) [1]. La Cina è il primo paese per volume di vendite online con quasi 700 miliardi di dollari registrati nel 2017, seguito da Stati Uniti (438 miliardi), e UK (196,3 miliardi)[2].


Il contesto nazionale incide anche sulle le motivazioni che spingono ad acquistare online: nel Regno Unito, dove l’e-commerce è già consolidato, la ragione principale che spinge il consumatore a effettuare l’acquisto è la comodità (indicata dal 48% degli intervistati); in paesi come Francia e Germania in cui il commercio elettronico è ancora in una fase di sviluppo intermedio l’assortimento (24% in entrambi i paesi) è la ragione principale. In Italia chi sceglie il canale online per acquistare lo fa soprattutto in virtù dei prezzi ritenuti più convenienti (ragione indicata dal 49% del campione). 

       

Nel nuovo quadro competitivo anche la logistica gioca un ruolo fondamentale: per tre quarti dei consumatori qualità e ampiezza dei servizi di consegna e di gestione del reso sono cruciali nelle scelte di acquisto. I servizi attuali soddisfano la quasi totalità (98,2%)[3] degli utenti, ma le sfide del futuro riguardano lo sviluppo dei servizi di prossimità, l’accrescimento della velocità di consegna, i servizi di gestione del Last Mile e il recapito attraverso droni e robot.     

Anche le fonti di ispirazione per gli acquisti online stanno cambiando e gli anticipatori di questa trasformazione in Italia sono i Millennial: un pubblico connotato da forte famigliarità con la tecnologia e che utilizza dispositivi mobile per soddisfare tutte le proprie esigenze, trovando spunti ispirazionali sui social network, webzine e app.

Mobile e-commerce
Il mobile sarà sempre più centrale anche nello sviluppo dell’omnicanalità, in una nuova fase in cui l’offerta d’acquisto supera la dicotomia fisico-virtuale a favore di un’integrazione sempre maggiore tra online e offline. Il negozio rimane essenziale nel processo d’acquisto e il personale dovrà sviluppare la capacità di fare da ponte tra il mondo digitale e quello fisico, mettendo al centro le informazioni sul prodotto e sulle sue disponibilità. Il consumatore è la figura chiave di questa evoluzione e la sua esperienza di onlife commerce, in cui l’acquisto rappresenta soltanto una parte di un processo conversazionale più ampio con il brand e il venditore, sarà resa ancora più personale dai big data e da algoritmi intelligenti che riconoscono i comportamenti e permettono di creare offerte coerenti a essi, soddisfacendo appieno le crescenti aspettative dell’utente.

Nuovi modelli, nuove opportunità
Negli ultimi anni l’e-commerce è stato il principale acceleratore delle Big Tech Company, che nel 2017 hanno raggiunto i 648,7[4] miliardi di dollari di fatturato e occupato le prime cinque posizioni nel mercato azionario. “C’è uno spazio eccezionale per le imprese che saranno in grado di distinguersi”, aggiunge Roberto Liscia. “La differenziazione è l’anima di questa digital revolution e i nuovi modelli emergenti stanno portano sul mercato prodotti e servizi che si caratterizzano per un’elevata personalizzazione. Si tratta di una grandissima opportunità anche per le imprese Italiane, ricche di creatività, capaci di raccontare il prodotto e renderlo emozionale. Il mercato sta andando proprio in questa direzione, premiando la creazione di esperienze uniche e a misura di ogni singolo consumatore”.

A imprenditori e manager spetterà il compito di cavalcare la rivoluzione digitale, non solo trasformando la loro impresa attraverso l’utilizzo di tutte le tecnologie disponibili e la creazione di nuove competenze, ma promuovendo una nuova forma di cultura fondata su innovazione e sperimentazione, con spirito autocritico per rimettersi in discussione e disegnare il proprio futuro, sapendo ogni giorno di dover sviluppare nuove conoscenze e capacità.

 

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[1] Dati Statista 2018

[2] Dati Ecommerce Europe 2017

[3] Dati Netcomm 2017

[4] Dati Statista

Caricato il 29/05/2018

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