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L’intelligenza artificiale entra nella vetrine

Marketing e tecnologia al servizio dei brand: intarget potenzia la sua unit MarTech per offrire una risposta concreta alle esigenze delle aziende italiane.

L’intelligenza artificiale entra nella vetrine

Da sempre il primo touchpoint per avvicinare il cliente, le vetrine tornano

a diventare protagoniste della strategia di un brand grazie alla

tecnologia.

Con una strategia data driven sulle vetrine e una tecnologia MarTech si può monitorare il conversion rate derivato dall’allestimento esattamente come se fosse un banner pubblicitario online.

Pisa, 4 novembre  2019 - Online e punto fisico si intrecciano e trovano nella tecnologia un potente alleato. Grazie alle telecamere semantiche e alle tecnologie MarTech, come le piattaforme di business analytics, le vetrine, da sempre il primo touchpoint per avvicinare il cliente, acquistano un nuovo ruolo: consentire al settore retail e al fashion, in particolare, di calcolare al meglio i tassi di conversione all’acquisto.


Dalle telecamere Microsoft, dotate di riconoscimento semantico delle persone, alle tecnologia MarTech in grado di processare moli di dati contestualizzandoli, i negozi stanno comprendendo sempre più l’importanza di affiancare all’uomo la potente capacità di calcolo dell’intelligenza artificiale.

Pensare alle vetrine dei negozi fisici come dei veri e propri cartelloni pubblicitari, calcolare e contestualizzare gli ingressi tramite strumenti di riconoscimento AI e confrontarli con i dati dai vendita da scontrini e dati sul CRM, sono la tipica strategia data driven che permette ai manager di avere un controllo pieno delle proprietà e calcolarne il ritorno, spostando o affiancando così l'investimento dall'advertising alle tecnologie, con ottimizzazioni di tempi per le analisi e le performance” afferma Alessio Garbato,  Sales Manager MarTech di intarget. "Una strategia data driven sugli store e un solido ecosistema tecnologico , permette di monitorare il conversion rate esattamente come se fosse un banner pubblicitario online. In questo contesto non c’è differenza tra una campagna di digital advertising e il trasformare le proprie vetrine fisiche in media”.

Se fino a pochi anni fa il calcolo sulla conversione di un negozio avveniva semplicemente dividendo il numero di persone che vi entravano con il numero di scontrini battuti, ora l’intelligenza artificiale applicata al marketing ha elaborato un gran numero di nuovi KPI e nuove conversioni. La tecnologia permette di analizzare l’efficacia delle componenti creative delle vetrine, un cambio di vetrina, correttamente registrato nei sistemi, può incrociarsi ai dati che provengono da delle telecamere che fanno un conteggio contestualizzato (contando solo chi si ferma per più di 3 secondi davanti la vetrina), calcolare quante sono entrate in negozio e quante di queste hanno acquistato.

Si tratta di processare una moltitudine di dati contestualizzandoli per avere delle giuste conversioni e permettendo di monitorare e migliorare le strategie di marketing sul territorio.

Infatti è possibile incrociare la posizione del negozio con le condizioni meteo o eventi nelle vicinanze, il numero di ingressi riconoscendo se c’erano famiglie o meno, comprendere l’etnia dei clienti o i loro percorsi prima dell’acquisto.

Il cambiamento concreto del MarTech come tecnologia, supporto e consulenza a servizio del Marketing consiste nel passare da una pubblicità che colpisce la massa in modo indifferenziato, permettendo poi delle segmentazioni su trasmissioni specifiche, a una strategia in cui si ascolta il cliente il modo mirato e puntuale fino a differenziare messaggi e prodotti attorno a uno specifico argomento di loro interesse. Si possono così intercettare anche le bolle di interesse vicine al pubblico a cui si vuole comunicare” afferma Andrea Marcante, Managing Director MarTech di intarget.

L’adozione di soluzioni MarTech non elimina l’importanza del ruolo dei professionisti del settore, ma anzi genera nuove opportunità per creativi, data engineer, data scientist e statistici.
Sul tema delle vetrine intelligenti si discute da anni, gli acquisti routinari saranno sempre più gestiti dalle macchine mentre i negozi dedicati allo shopping dovranno sempre più offrire un’esperienza d'acquisto coinvolgente, dialogare con il pubblico e unire l’offline con l’online.
L’esperienza umana continuerà ad avere un ruolo cruciale per interpretare e contestualizzare il dato: se il data scientist deve suggerire alla piattaforma martech le variabili di cui tenere conto e analizzare le bolle di interesse che la piattaforma Martech ha individuato, tocca poi ad un creativo elaborare il messaggio adeguato per raggiungerle.

A New York, ad esempio, Outernets Inc. ha replicato la personalizzazione dello shopping online nel mondo fisico con un team formato da artisti, scienziati e ingegneri per creare una perfetta integrazione di spazi digitali e fisici.
Le vetrine riconoscono espressioni e gesti, si integrano con il mobile, offrono esperienze interattive come giochi o la prova degli abiti con l’obiettivo di far varcare la soglia del negozio all’utente.

Nel caso della GDO il data scientist deve suggerire alla piattaforma martech le variabili di cui tenere conto. In un supermercato, ad esempio, occorrerà incrociare i dati sulla frequentazione delle corsie con la presenza di prodotti di particolare interesse, di promozioni, di sconti, ma anche con il fatto che in quella corsia si possa essere stato un problema di illuminazione.

Nel mondo del fashion retail, ad esempio, se la piattaforma Martech individua bolle di interesse, tocca poi a un creativo elaborare il messaggio adeguato per raggiungerle.

Analizzando i follower di un rapper che indossa un cappellino firmato dal Brand, è possibile scoprire ulteriori fan di quella marca di moda, valutare se hanno un’adeguata capacità di spesa e sviluppare una comunicazione adeguata a loro proponendo linee di accessori più mirate o con un costo più ridotto.

Per tracciare lo scenario che ci attende, intarget sarà presente allo IAB Forum il 20 Novembre per parlare di MarTech con un appuntamento alle ore 13 presso la Sala Brown, MiCo Ala Sud Milano.

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intarget: è una consumer journey agency con un approccio “strategy & execution” in grado di costruire strategie di marca efficaci e misurabili. Da quasi vent’anni costruisce progetti strategici per aziende in sessanta paesi grazie ad un team interculturale composto da oltre 140 professionisti. L’agenzia ha integrato le diverse attività di digital marketing in

un processo strategico che parte dall’analisi del cliente e ha nella verifica dei risultati raggiunti la sua naturale conclusione. Il monitoraggio continuo dei flussi digitali permette a intarget: di intervenire in tempo reale nella gestione di tutte le campagne di comunicazione. L’agenzia è Premier Google Partner e agenzia reseller in Italia della Google

Marketing Platform e fra i principali partner di Google a livello internazionale.

Per maggiori informazioni:

www.intarget.net

Mirandola Comunicazione

http://www.mirandola.net

Marco Ferrario | marco.ferrario@mirandola.net | +39 3207910162

Francesco Sicchiero | francesco.sicchiero@mirandola.net | +39 366 8759702

Caricato il 04/11/2019

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