Alessandro Nardone

Dall'Atari alle fake news, un libro per vivere il Web da protagonisti. Esce in libreria "Orwell".

È da oggi disponibile nelle principali librerie e mediastore, il libro “Orwell” (Edizioni Youcanprint.it, 326 pagine). Scritto da Alessandro Nardone (social media strategist che, alle presidenziali americane del 2016, diede vita alla case history della candidatura fake di Alex Anderson), con prefazione di Gianni Di Giovanni (responsabile dell’ufficio Relazioni Internazionali di Eni a Washington e Presidente di Eni Usa R&M). Il volume affronta i grandi temi relativi all’approccio personale e professionale al Web attraverso un’analisi dei momenti più significativi della Rivoluzione Digitale, a partire dalle prime console e dagli home computer come l’Atari, il Commodore 64 e l’Amiga 500 che, di fatto, hanno “sdoganato” l’informatica portandola nelle case di milioni di persone in tutto il mondo.
 
Prima di fornire strumenti concreti per comunicare online con successo partendo dalla qualità dei contenuti, Nardone accompagna il lettore lungo un sentiero costituito dall’enorme mole di avvenimenti che si sono succeduti nel corso degli ultimi 40 anni, e lo fa partendo da una rarissima intervista al cofondatore di Atari Ted Dabney, per poi proseguire con le “rivoluzioni” messe in atto da Steve Jobs e Bill Gates, passando per due grandi questioni come quella della privacy sollevata da Edward Snowden e le cosiddette “fake news”, dietro cui si celano implicazioni profondissime che riguardano tutti gli utilizzatori Internet.
 
Una volta delineato il contesto, nell’ultima parte del libro l’autore descrive il metodo che, tra le altre cose, nel 2016 gli consentì di dare vita a una delle case history più eclatanti nella storia del marketing digitale: un approccio virtuoso in cui il successo online dev’essere considerato come la conseguenza, non l’obiettivo. Volutamente scritto con un linguaggio didascalico e non per soli addetti ai lavori, il libro di Nardone è un viaggio tra gli esempi più illuminanti (e motivanti) di valorizzazione del brand attraverso la qualità dei contenuti e la capacità di suscitare emozioni.   Alcuni esempi? Nike, Apple e “l’uomo che si è fatto brand”, ovvero il presidente americano Donald Trump.

Insomma, “Orwell” è un vero e proprio strumento per aiutarci a vivere con consapevolezza l’era digitale anche grazie al “Glossario del Digital”, che raccoglie 261 voci tra termini tecnici, nomi e neologismi ormai divenuti di uso comune ma dei quali non tutti conoscono il significato.
 
Settant’anni fa, con “1984”, George Orwell preconizzò quanto accaduto. Con questo volume, Nardone condivide una filosofia, il cui obiettivo è far conoscere ogni fase della rivoluzione digitale e far vivere la Rete da protagonisti e non da soggetti passivi.

Tutte le info su: www.orwell.biz

Caricato il 07/11/2018

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