NETCOMM

GRUPPI D'ACQUISTO: 1.000 persone impiegate in meno di due anni - 250milioni il fatturato

Dal monitoraggio mensile dell?indice di soddisfazione dell?eCommerce italiano che conduciamo con Human Highway, risulta che a gennaio 2012 i compratori online hanno sfiorato la soglia dei 10 milioni (9,8) e che negli ultimi tre mesi hanno effettuato oltre 33 milioni di atti d?acquisto con un indicatore medio di soddisfazione superiore a 8, in una scala da 1 a 10. Questo canale si conferma quello con il maggiore indice di soddisfazione rispetto a tutti gli altri.

 

 

GRUPPI D?ACQUISTO: IL PUNTO DI NETCOMM

 

Un comparto del commercio elettronico nato in Italia poco più di due anni fa e che oggi impiega oltre 1.000 persone, fattura circa 250 milioni di Euro e ha creato un accesso alla rete a oltre 20.000 esercenti che possono offrire i propri prodotti e servizi agli oltre 7 milioni di consumatori iscritti ai diversi gruppi d?acquisto.

 

I problemi riscontrati da alcuni di loro sono in fase di risoluzione, ma è importante non demonizzare questo nuovo comparto che sta muovendo i primi passi all?interno del mercato ben più consolidato e maturo dell?eCommerce, in aumento costante da circa dieci anni (+20% nel 2011) e in grado di offrire nuovi posti di lavoro ogni giorno in un contesto di crisi diffusa.

 

 

Milano, 6 febbraio 2012 ? Netcomm ? Consorzio del Commercio Elettronico Italiano ha stimato in 250 milioni di Euro il fatturato del neonato comparto dei gruppi d?acquisto. In Italia questo fenomeno è arrivato circa due anni fa e oggi è composto da circa 15 operatori che impiegano oltre 1.000 persone e offrono un accesso al web a oltre 20.000 esercenti. Il Consorzio ritiene importante lavorare per risolvere i problemi riscontrati da alcuni consumatori e da alcuni esercenti, ma invita allo stesso tempo a non demonizzare l?intero settore o, peggio, l?intero mercato che oggi si sta dimostrando come uno dei pochi anticiclici e in fase di forte espansione.

A oggi, gli utenti europei online sono oltre 150 milioni, poco meno di 10 milioni solo in Italia. Il loro aumento costante in tutta Europa è favorito da un servizio sempre più efficiente e da una convenienza che non riguarda soltanto l?aspetto economico ma che coinvolge anche - e soprattutto - aspetti come comodità, sostenibilità e qualità del servizio. Il settore del commercio elettronico, inoltre, cresce con continuità da oltre un decennio, generando non solo una incremento costante di posti di lavoro ma favorendo anche l?iniziativa imprenditoriale con la creazione di nuove imprese e contrastando gli effetti di una crisi che, al contrario, genera sacche crescenti di disoccupazione.

 

 ?Stiamo lavorando in stretta collaborazione con le Associazioni dei consumatori e con le Istituzioni per verificare i problemi che alcuni consumatori stanno rilevando nel settore dei gruppi d?acquisto ? ha dichiarato Roberto Liscia, Presidente di Netcomm ? Consorzio del Commercio Elettronico Italiano - Si tratta di un fenomeno che ha avuto una crescita esplosiva a livello mondiale e che stiamo monitorando con particolare attenzione proprio perché ha portato un nuovo approccio e a un nuovo modello di business, avvicinando al web molte aziende o esercenti che prima non avevano uno sbocco digitale e motivando moltissimi nuovi clienti al primo acquisto online. Questo non significa che non si prendano in seria considerazione i problemi e, infatti, da alcuni mesi stiamo lavorando a un codice di autoregolamentazione per questo e per altri più tradizionali ambiti del commercio elettronico. Siamo infatti convinti che sia proprio la qualità del settore l?elemento che ha consentito e che consentirà sempre più di raggiungere fasce crescenti della popolazione italiana. Si consideri infatti che in Italia gli ultimi dati rilevano per l?e-commerce un volume di business di 9 miliardi di euro. Ma su 60 milioni di italiani solo 25 vanno sul web e 10 vi fanno acquisti: il 17% della popolazione, contro il 42% della media europea. Il margine di crescita come volano fondamentale per la nostra economia è quindi più che evidente. In un contesto di crisi globale l?eCommerce non è più un?opportunità ma diventa quasi una responsabilità per le imprese italiane che vogliano seriamente competere sui mercati internazionali. Il Governo Monti punta su crescita e sviluppo. Sarebbe quindi grave non considerare le enormi potenzialità che offre ai consumatori, in termini di controllo della spesa - azione forse più dirompente delle stesse liberalizzazioni - e alle stesse aziende, in termini di possibilità di accesso ai mercati globali. I problemi vanno affrontati seriamente e risolti ma è importante evitare che si agisca senza considerare attentamente tutti gli aspetti della questione o senza avere ben chiaro in mente un concetto fondamentale. Ovvero che l?eCommerce è da sempre un fortissimo alleato dei consumatori, non un nemico?.

 

 

Netcomm ? Il Consorzio del Commercio Elettronico Italiano è stato costituito l?8 settembre 2005, ma le sue origini risalgono agli albori del commercio elettronico in Italia. Non è un caso che, sin dalla costituzione, ha ottenuto il patrocinio di ASSINFORM e della sua Commissione servizi e contenuti multimediali ANEE, attiva su questi temi già dagli anni Novanta. Oggi Netcomm aderisce ad Assinform, parte di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici. Gli obiettivi sono: promuovere le iniziative che possono contribuire alla conoscenza e alla diffusione delle tematiche, dei servizi e delle tecnologie connesse al commercio elettronico. Stimolare la collaborazione delle imprese e degli imprenditori del settore, rappresentandoli nei rapporti con le istituzioni a livello nazionale, comunitario e internazionale. Definire standard di qualità dei servizi offerti dagli operatori e-commerce. Operare presso i media per una corretta comunicazione. Operare a favore del settore in termini di aspetti legali e fiscali, diritto di autore, sicurezza e tutto quanto faciliti lo sviluppo di un mercato digitale.

 

 

 

www.consorzionetcomm.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Caricato il 06/02/2012

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