MIA PHOTO FAIR

Il diario di MIA, giorno 1: Mercato dell'arte: largo a millennial e generazione Z

MIA Photo Fair giorno 1

Mercato dell’arte: largo a millennial e generazione Z


I dati del report Deloitte: un terzo dei nuovi clienti sono under 40

All’artista russo Alexander Yegorov il Premio Irinox Save the Food: fotografia che esprime un messaggio di pace

La fotografa e attivista Anne de Carbuccia: “con le immagini dò  voce a tutti i ghiacciai del mondo che si stanno sciogliendo e che non vogliamo perdere”

Il mercato dell'arte è sempre più protagonista tra i millennial e la generazione Z. Crescono infatti gli acquirenti soprattutto under 40, che prediligono artisti millennial ultra-contemporanei, nonché i beni della categoria del lusso, tra cui design, borse e gioielli. Christie’s ha registrato un +35% di nuovi clienti, di cui oltre un terzo è costituito da millennial. Anche Sotheby’s e Phillips dichiarano che del 40% di nuovi offerenti un terzo è costituito dalla stessa generazione.

È uno dei trend più interessanti che emerge dall’edizione 2024 del report Il mercato dell’arte e dei beni da collezione di Deloitte Private, presentato in anteprima durante la prima giornata di MIA Photo Fair all'Allianz MiCo a Milano (fino a domenica 14 aprile). Tredicesima edizione che si è presentata a Milano il 10 aprile, in occasione delle premiere, dove è intervenuto anche il Sindaco Giuseppe Sala.

La ricerca evidenzia, inoltre, come oggetto del desiderio di molti nuovi collezionisti - spesso giovani che hanno fatto fortuna con l’economia digitale - vi siano i passion assets:  borse, sneaker, orologi e vini. Anche il settore dei beni di lusso continua a registrare record e rappresenta una porta d’ingresso per nuovi potenziali clienti. Dominano orologi e design, come dimostrano i risultati delle major e in particolare di Phillips, che ha registrato il tutto venduto nelle aste online dedicate agli orologi e una crescita del +45% per le aste di design.

Cala invece anche nel 2023 l’interesse per NFT e crypto arte in asta.  Scorso anno che ha visto in generale, nel mercato dell'arte, un calo di fatturato complessivo a livello globale del 3% circa (-18,2% se viene incluso l’impatto positivo non ricorrente delle Single Owner Collection 2022). La sostanziale stabilità del fatturato è causata soprattutto dalle incertezze macroeconomiche e dalle nuove tensioni geopolitiche che hanno caratterizzato la seconda metà dell’anno con impatto di prudenza sia dal lato degli acquirenti che da quello dei venditori.

La prima giornata di MIA Photo Fair ha visto protagonista un tema particolarmente avvertito proprio dalla Generazione  Z, quello della crisi climatica. Grande interesse ha suscitato il talk The Anthropocene: Humans vs Nature, dove sono intervenuti Andrea Botto, Henry Fair, Emanuela Mazzonis di Pralafera e Anne de Carbuccia, che, in particolare, ha presentato il progetto fotografico Blue thread.

"Il filo blu - spiega l'attivista e fotografa - è un simbolo di avversità ma anche di continuità. Per me questo progetto fotografico rappresenta sia la decadente fine di un’era che la speranza e la capacità di resilienza della nostra specie. Questa serie racconta un’installazione per la sopravvivenza.  Un filo blu cucito sopra il ghiacciaio per tenerlo tutto unito, che ci mostra come siamo già entrati in una nuova era. L'era in cui dobbiamo adattarci all'emergenza climatica. Ho provato a rappresentare queste immagini come la voce di tutti i ghiacciai del mondo che si stanno sciogliendo e che non vogliamo perdere".

La prima giornata di MIA Photo Fair si è conclusa con l'assegnazione del Premio Irinox – Save The Food, che è stato assegnato all'artista russo Alexander Yegorov, per la sua foto Benvenuti a ieri.

“Una fotografia carica di simbolismo che racchiude vita, morte, speranza, futuro. Ci ha ricordato che ci nutriamo del cibo per la vita, ma anche che il cibo può contribuire simbolicamente alla morte del Pianeta perché attraverso lo spreco aumenta l’emissione di CO2 che rischia di distruggere il Pianeta. È una fotografia che ha un messaggio molto forte”, recita la motivazione della giuria, formata da Katia Da Ros, (imprenditrice e Vicepresidente di Irinox), Claudio Composti (co-fondatore e art director di mc2gallery e curatore indipendente) Edda Fahrenhorst (direttrice artistica di Yeast Photo Festival e di »horizontezingst« Environmental Photo Festival, Germania).

Lo scatto vincitore esprime il senso del premio Irinox Save The Food nato con la volontà di valorizzare le fotografie capaci di esprimere i diversi messaggi che il cibo può portare. E con la sua fotografia l’artista veicola un messaggio di pace, di speranza per il futuro, ma va ad immortalare anche lo spreco alimentare.

Profilo artista vincitore
Alexander Yegorov è un artista russo che lavora con la fotografia. Nella sua pratica Yegorov combina fotografia e tecnologie digitali, utilizzando la tecnica della decostruzione. È nato nel 1987 a Mosca. Nel 2010 si è laureato presso l'Università di arti tipografiche Ivan Fyodorov di Mosca e nel 2012 presso la Moscow British Higher School of Design (Facoltà di fotografia). Dal 2019 al 2020 ha seguito il corso New Artistic Strategies presso il Joseph Backstein Institute of Contemporary Art. Nel 2012 Alexander Yegorov ha vinto il premio The Best of Russia con il progetto "Sandman". La Galleria Ruarts ha ospitato quattro mostre personali del fotografo: "Alexander Yegorov" nel 2013, "Stickers" nel 2017, "Trading" nel 2021 e il primo progetto totalmente astratto "The Quince Tree Sun" nel 2023.

 


CONTATTI CON LA STAMPA

Antonella Maia I M 349 4757783 I antonella.maia@mirandola.net

Caricato il 11/04/2024

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