LOTTA
Stiamo affondando e ci arrestano: musicisti, non smettiamo di suonare
Da Venezia l’appello di Lotta ai musicisti di tutto il mondo
Stiamo affondando e ci arrestano: musicisti, non smettiamo di suonare
L’artista climatica e attivista Lotta invita i musicisti di tutto il mondo a suonare My heart will go on mentre il Pianeta, come il Titanic, lentamente affonda e chi protesta pacificamente viene arrestato
Mentre a COP28 inizia la discussione finale, dopo che è stata stralciata nella bozza la proposta di eliminazione dei combustibili fossili, il canto della speranza e della protesta non si esaurisce: da Venezia l’artista climatica Lotta, tra i 27 denunciati per l’azione svolta da Extinction Rebellion lo scorso sabato, lancia un appello ai musicisti di tutto il mondo
Il Pianeta sta affondando, esattamente come il Titanic: chi non ricorda i musicisti che nonostante tutto continuavano a suonare? È quello che stava facendo Lotta con il suo contrabbasso accanto al ponte di Rialto a Venezia, quando è stata scortata in questura insieme ad altri 26 attivisti e un turista. Adesso quel canto rappresenta il futuro di tutti noi
A questo link l’appello di Lotta, con le immagini tratte dall’azione di sabato scorso
In questo video dell’ANSA Lotta canta la canzone simbolo del Titanic sulle rive del Canal Grande
Venezia, 12 dicembre 2023 - Mentre COP28 si avvicina alla conclusione, addentrandosi nella discussione finale dopo che è stata stralciata dalla bozza di accordo la proposta di uscita (“phase-out”) dall’Oil&Gas, e dopo che lo stesso Segretario generale dell’ONU Antonio Guterres ha denunciato che «siamo in una corsa contro il tempo: al nostro Pianeta manca solo qualche minuto alla mezzanotte del limite di 1.5 gradi, e l’orologio continua a girare, [...] ci sono ancora grandi vuoti da colmare», l’attivista e artista climatica 21enne Lotta lancia un appello ai musicisti di tutto il mondo, perché suonino sui loro canali o ai loro concerti la canzone simbolo del film Titanic, “My heart will go on” di Céline Dion, ognuna e ognuno a proprio modo, con il proprio stile. Quella la canzone che Lotta stava cantando sabato scorso (qui il video dell’ANSA), prima di essere scortata in questura con altri 26 attivisti di Extincton Rebellion e un passante.
“Continuiamo insieme a suonare, il canto della speranza e della protesta non può esaurirsi con arresti e intimidazioni. Oggi vorrei lanciare un appello, a tutti i musicisti del mondo, a cantare la canzone divenuta simbolo del film Titanic, My heart will go on di Céline Dion, per continuare a suonare proprio come facevano i musicisti guidati da Wallace Hartley più di un secolo fa, ma senza rassegnarsi, perché se tutti i musicisti del mondo si attivassero, potremmo ancora invertire quella rotta. Il nostro Pianeta sta affondando esattamente come il Titanic e chi protesta viene arrestato. È quello che è accaduto a me e ad altri 26 ragazzi, attivisti di Extincion Rebellion, lo scorso sabato a Venezia, durante l’azione pacifica sul ponte di Rialto. Mentre tre attivisti si calavano dal ponte con uno striscione e altri sversavano la fluoresceina - sostanza innocua se servisse ripeterlo - nel Canal Grande, io cantavo la canzone simbolo del Titanic, per riportare metaforicamente quello che poi ha confermato lo stesso Guterres: stiamo affondando, è una corsa contro il tempo, non si è fatto abbastanza neppure a questa Cop. Devo dire che è stata un’emozione indescrivibile: ancora una volta la musica è servita alla causa.” ricorda Lotta, artista climatica e attivista. “Alcuni ubriachi stavano urlando di tagliare le corde a cui erano appesi i miei amici, suggerivano che per noi non sarebbe bastato il fascismo o ci auguravano la morte: quando ho iniziato a cantare con tutta la rabbia e la tristezza generate da quelle parole è calato il silenzio. Centinaia e centinaia di persone sono rimaste a guardare e ascoltare quel canto di speranza”.
A quel punto è intervenuta la polizia che ha fermato Lotta e ha fatto scendere i “ragni”, cioè gli attivisti calati dal ponte. Dopo aver radunato a qualche centinaio di metri gli attivisti, li ha condotti in questura, trattenendoli per sei ore.
“Un turista si è avvicinato a noi per complimentarsi - prosegue Lotta - mentre aspettavamo la barca per la questura circondati da almeno quindici poliziotti: “prendetelo!” e via anche lui a nutrire il gruppo di delinquenti, ecoterroristi, mostri e vandali. Gli scienziati di tutto il mondo non sanno più come avvisarci (qui il link all’ultimo rapporto di IPCC), le loro parole sono chiare e inequivocabili, eppure il loro canto sembra rivolto a un mondo di sordi ed è proprio a questi che dobbiamo rivolgerci. Continuiamo a cantare insieme, finché non riusciranno ad arrestare anche l’ultima nota.”
Lotta - artista climatica che con la canzone techno Power, realizzata assieme al produttore Sharxx, ha fatto ballare le maggiori piazze d’Italia durante la protesta nazionale di Fridays For Future di ottobre, ha suonato e cantato il pezzo arrangiato da Sharxx sulle rive del Canal Grande. Ora che hanno provato a farla tacere lancia un appello a tutti i musicisti del mondo perché quel canto non si esaurisca: sui social, in piazza, nei concerti, la protesta deve continuare. A questo link l’appello di Lotta, a cui l’artista si augura facciano seguito quelli dei cantanti in Italia e nel mondo.
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Lotta ha solo 21 anni e ha già girato il mondo grazie alla sua musica e alla passione che mette in tutto quello che fa. Nel 2019 era tra le più giovani contrabbassiste in tournée in Cina, ha girato più di 30 teatri con la Filarmonica Campana; ma la vera svolta è arrivata quando ha capito che la sua strada era un’altra, ossia fare tutto il possibile per contrastare la crisi climatica. Dopo una manifestazione a Strasburgo dove ha iniziato a cantare, ha preso consapevolezza della forza della musica per far breccia nelle coscienze attraverso le emozioni e da quel momento non si è più fermata. Ha scritto lo spettacolo Detonazione e con un metro e ottanta di contrabbasso in spalla ha girato mezza Europa, poi è arrivato il tour italiano.
Crescendo si è poi lanciata in nuove sfide, per abbracciare l’arte nella sua interezza andando oltre alla sola musica. Al momento frequenta la Scuola Holden per indagare nuovi linguaggi, fine ultimo sempre la divulgazione per scuotere le coscienze intorno alla giustizia climatica. Intanto altri progetti nei palchi con l’orchestra e nelle piazze con la musica techno, il mese scorso ha fatto ballare tutte le piazze d’Italia durante una protesta nazionale di Fridays For Future con il brano Power, realizzato con il suo produttore Sharxx, poi le piazze di Parigi che hanno voluto il pezzo dopo averlo visto esplodere sui social.
Intrattiene rapporti con tutte le principali organizzazioni di attivisti d’Italia, che la chiamano ai loro eventi come fosse ella stessa un simbolo della protesta, ha poi da poco partecipato al TedX di Varese.
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Caricato il 12/12/2023