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“Shift | A Marketing Rethink”, cinque passi per ripensare l’industria, creare un ecosistema

“Shift | A Marketing Rethink”, cinque passi per ripensare l’industria, creare un ecosistema sano e sostenibile sia per le aziende sia per le persone che ci lavorano

L'agenzia media londinese, figlia di Omnicom Media Group, raccoglie in un unico volume,  firmato dal suo Chief Strategy Officer Mark Holden, esperienze professionali e strategie per realizzare uno shift, un cambiamento sempre più necessario nel mondo del marketing. Qui analizziamo il terzo e il quarto capitolo del libro, dove si racconta come riorganizzare l’industria mettendo al centro le persone.

Ne parleremo con Daniela Della Riva, Chief Strategy OfficerRoberto Iannetti, Head Of Digital di PHD Media Italia in un workshop dal titolo
“Time to Shift” che si svolgerà in diretta streaming allo IAB il 18 novembre alle ore 10.00, per partecipare è necessario iscriversi qui.


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Immagini e altri materiali sulla pagina evento a questo link 
e ulteriori dettagli nel sito dedicato al libro

 

Milano, 11 novembre 2021 - Per superare quella che PHD Media chiama la crisi di mezza età che ha investito il settore del Marketing “è necessario ripensare l’industria, creare un ecosistema sano e sostenibile sia per le aziende sia per le persone che ci lavorano”, si legge nel libro Shift | A Marketing Rethink.

Il primo passo consiste nell’analizzare la propria realtà secondo cinque categorie: l’uso della tecnologia, l’acquisizione di competenze, i processi che regolano l’azienda, l’utilizzo dei dati raccolti e lo sviluppo di nuove KPI in funzione della crescita dell’impresa. Perché l’habitat lavorativo diventi più sano, occorre ripensare i processi e riorganizzare l’azienda, per esempio unendo dipartimenti diversi e cercando sinergie tra discipline anche distanti tra loro. “La chiave sta nel semplificare il più possibile.” - si legge in SHIFT - “Processi più semplici aumenteranno l’efficienza. E, al contempo, la velocità”.

Sarà sempre più fondamentale la collaborazione tra colleghi: in un mondo post-pandemico, in cui ancora per molti anni saremo costretti a lavorare lontani gli uni dagli altri, creare un ambiente lavorativo coinvolgente diventa un’esigenza più che un auspicio. La tecnologia potrà aiutare moltissimo in questo processo, ma non sarà l’unico elemento da mettere in campo: in funzione del tipo di azienda, si propongono, delle strategie efficaci da mettere in atto. All’interno di un’organizzazione altamente centralizzata e focalizzata sul prodotto, il ruolo del Marketing sarà quello di trovare un mercato per ogni nuovo articolo messo in commercio. La direzione creativa potrà rimanere la stessa anche per molti anni e alle agenzie non resterà che declinare il concept dell’azienda in campagne che siano davvero al passo coi tempi. Al contrario, quelle imprese che mettono in campo una capacità molto più alta di adattarsi al mercato, proponendo prodotti e servizi sempre diversi, avranno bisogno di agenzie completamente dedicate, magari addirittura interne: ogni mercato locale diventerà un terreno a sé e avrà bisogno di una comunicazione dedicata.

In mezzo ai due estremi, aziende di natura diversa che ridisegnano gli orizzonti per le agenzie media: la loro struttura dovrà trasformarsi per diventare sempre più modulare — e quindi adatta a cambiamenti di scenario improvvisi — ma anche variegata in modo da attrarre diversi tipi di competenze. In questo contesto, la gestione dei propri talenti sarà una parte fondamentale in ogni agenzia, le nuove fondamenta su cui costruire la propria organizzazione.

“Prenderemo in prestito qualche concetto dai guru della crescita personale per capire come agenzie e aziende possano evolvere verso sistemi che abbiano al centro le persone”, si legge all’inizio del quarto capitolo di Shift. I passi sono quelli classici: conoscere se stessi, trovare la propria vocazione e coltivare tutte quelle abitudini che ci possano portare sulla strada giusta. Ovviamente, da declinare su un’organizzazione: ciò significa smettere di considerare i propri dipendenti come un costo e iniziare a vederli come un investimento per la propria attività. Ma anche identificare quali siano le attività che portano un valore aggiunto all’azienda e quali quelle che possono essere lasciate indietro, magari da far gestire a un’intelligenza artificiale. “I vostri dipendenti sono un asset importantissimo — e il loro successo garantisce il successo dell’azienda”: è questo il punto  centrale per PHD Media.

Un’agenzia che voglia essere davvero competitiva deve assumere personale per il mondo che verrà, per tutti quei mestieri che non sono ancora nati. E poi ancora persone che siano in grado di collaborare con le intelligenze artificiali, che possano guidarne la definizione scovando bias e bug di sistema, in un processo di miglioramento continuo.

L’inclusività deve essere raggiunta a ogni livello decisionale, aiutando ogni dipendente a crescere seguendo la propria vocazione. Perché la realizzazione personale dei propri talenti porterà alla realizzazione dell’azienda stessa. “Il 2020 ci ha insegnato tutto il valore dei programmi di insegnamento e di sviluppo, che sono fondamentali non soltanto per sostenere i lavoratori nel cambiamento, ma anche per creare un senso di community”, si legge in Shift. Continuare a imparare è l’unica strada per riuscire a evolvere, l’unico modo per prepararsi al futuro. 

E di futuro si parlerà il 18 novembre in diretta streaming alle 10 al workshop di PH Media in IAB dal titolo: “Time to Shift”

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PHD è l’agenzia media, di comunicazione e marketing nota a livello mondiale per la sua capacità di innovare nel planning e nel buying attraverso tutti i canali media tradizionali ed emergenti. Fondata a Londra nel 1990 come agenzia di media planning, PHD ha oggi oltre 6.000 dipendenti che lavorano in più di 100 uffici in 74 paesi. Custodendo nel proprio DNA una cultura aziendale fortemente basata sul pensiero strategico, innovativo e creativo, PHD sfrutta il potere dell’immaginazione a guida di ambiziose strategie di potenziamento e crescita del business dei clienti, ed è oggi uno dei network di comunicazione in più rapida crescita nel mondo. Innovazione e creatività sono incentivate anche attraverso Omni Studio – piattaforma collaborativa globale che trae forza da tutto il network di PHD - e Omni - piattaforma di insight e precision marketing di Omnicom. Il network detiene il titolo Media Network of the Year 2020 e 2021 ai Cannes Lions International Festival of Creativity, Network of the Year 2020 di M&M Global, EMEA Media Network of the Year 2020 ai Campaign Awards e attualmente è nelle prime quattro posizioni della classifica Warc Media 100, che seleziona le agenzie più premiate al mondo. In Italia, i principali clienti di PHD sono: Volkswagen, Audi, Seat, Skoda, Porsche, Bauli, Aia, Banca Mediolanum, Miele, Red Bull, Iliad, a2a, Nen, Vivienne Westwood, SC Johnson, Diageo, Ducati, Felicia, Mano Mano, Eataly, LG, Vivo, Timberland, The North Face, Canon e Coop.


In Italia, PHD è attiva nelle sedi di Milano e Verona.

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Per maggiori infomazioni

Mirandola Comunicazione
Marisandra Lizzi| marisandra@mirandola.net | +39 348 3615042

Caricato il 11/11/2021

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