Feltrinelli Education

A lezione di design con Chiara Alessi nelle nuove Lezioni d’Autore di Feltrinelli Education

 

 

A lezione di design con Chiara Alessi nelle nuove
Lezioni d’Autore di Feltrinelli Education

  

In un percorso articolato di stanza in stanza, dallo studio, alla camera da letto, fino alla cucina, nelle sue 3 Lezioni d’Autore dal titolo Il Design Italiano che parla di noi, Chiara Alessi ci accompagna alla scoperta di alcuni oggetti iconici, aiutandoci a scoprire le storie dei loro progettisti, le idee che rappresentano ma anche quello che raccontano di noi, della nostra società e del mondo in cui viviamo.

 

Attraverso le sue Lezioni d’Autore Feltrinelli Education innova il senso del libro e lo trasforma, da prodotto inerme, in un luogo di incontro e di dialogo con gli autori e i loro riferimenti letterari. 


Milano, 17 giugno 2021 - Immaginiamoci al lavoro alla nostra scrivania. Guardiamo le cose che abbiamo intorno, un computer, una penna, dei fogli, una spillatrice, una radio...cosa sono queste cose, o meglio chi sono, cosa ci dicono di noi? Con queste parole Chiara Alessi, ci introduce alla prima delle sue nuove Lezioni D’Autore per Feltrinelli Education, dal titolo “Il Design Italiano che parla di noi” e nelle quali ci accompagna alla scoperta di alcuni oggetti iconici del design italiano. Attraverso gli oggetti l’autrice ci svela la storia degli uomini che li hanno inventati, del pensiero e del design che stanno dietro alla loro funzione, ma anche del mondo e della società che raccontano. Le Lezioni d’Autore sono cicli di tre videolezioni della durata di circa 30 minuti ciascuna tenute da autori selezionati da Feltrinelli Education per vivere lo scorrere dei tempi con un mix di cultura e di divertimento

Attraverso un racconto che non perde mai di vista il forte intreccio con la storia industriale, economica e sociale del nostro Paese, Chiara Alessi ci guida in un viaggio fatto di vista, ma anche di tatto e di udito, alla scoperta delle origini del design italiano, delle sue cifre stilistiche e dei suoi protagonisti, a partire dalla figura di Camillo Olivetti e della sua macchina da scrivere. “C’è una corrente di pensiero che promuove l’idea che il design industriale italiano sia nato quando l’arte inizia ad occuparsi dei manufatti con l’arte applicata; una seconda sostiene invece che il design industriale nasce quando l’industria inizia ad occuparsi del lato estetico degli oggetti, della loro forma. Ovvero quando gli imprenditori iniziano a considerare quanto la bellezza, coniugata ad una specie di ideale armonico, contribuisca a definire nuove forme per il Paese. L’armonia tra queste due definizioni, apparentemente contraddittorie, si può identificare nella figura di Camillo Olivetti, che possiamo considerare padre del design italiano.”

Camillo Olivetti, padre di Adriano, a fine ‘800 si interessa alla macchina da scrivere Williams di cui poi, con Gatta e Ferrero, diventerà il principale distributore nel nostro Paese e in cui individua uno degli oggetti che cambieranno il nostro futuro. La sua ossessione per questo oggetto lo porterà a realizzare la prima macchina da scrivere italiana, la M1 con la quale nell’agosto del 1908 scrive la prima lettera alla moglie Luisa. La M1 sarà poi presentata ufficialmente nel 1911 alla grande esposizione di Torino.

La macchina da scrivere diventa la protagonista degli anni ‘30, l’oggetto che inizia a campeggiare sulle scrivanie e che viene considerata una sorta di “protesi della mano, una macchina con 45 dita” che nella visione di Olivetti non deve mai essere concepita come freddo strumento separato dall’uomo che la utilizza.  L’idea che accomuna tutti i grandi progettisti che lavoreranno a questa utopia di Olivetti, da Ettore Sottsass con la Valentine, fino Natale Capellaro con la Divisumma 14, il cui design è stato realizzato da Marcello Nizzoli, è che le macchine devono sempre semplificare la vita e il lavoro delle persone, e in particolare, in questo caso, quello delle donne. La donna nella visione di Olivetti ha un ruolo importantissimo, non è solo l’utente principale della macchina per scrivere, ma ne è l’ispirazione, è la metafora di bellezza e precisione a cui si ispira la progettazione della macchina stessa, che deve infatti possedere le qualità della buona segretaria che la utilizza e a cui deve piacere - La donna per Olivetti diventa dunque la migliore allegoria per descrivere le migliori qualità della macchina.” commenta Chiara Alessi.

In Olivetti troviamo coniugati lo sguardo umanistico dell’imprenditore illuminato accanto alla creatività e alla progettualità rigorosa del designer. A lui si può attribuire anche una di quelle che, citando le parole di Natale Capellaro, Chiara Alessi considera tra le più belle definizioni del ruolo del designer "C'è sempre un disagio, un disturbo, quando le cose non sono a posto. Il nostro mestiere è mettere le cose al posto giusto in modo tale che chi le usa non ne venga disturbato in alcun modo, quasi non ne abbia percezione".

Attraverso due oggetti come il Trattopen e la Spillatrice Zenith 1, l’autrice ci parla poi del Design Anonimo e di una delle cifre più interessanti del design industriale italiano: la sua universalità. “L’ossessione di alcuni designer e architetti, specialmente tra gli anni 50-60 è quella di disegnare degli archetipi, oggetti che abbiano una resistenza assoluta nel tempo e che evochino immediatamente nella memoria di chi li nomina l’immagine di ciò che sono.Tendiamo a pensare che l’oggetto anonimo non abbia una firma, ma in realtà tutte le cose sono state progettate da qualcuno, siamo noi spesso a non conoscerne l’autore. La caratteristica che costituisce il senso degli oggetti anonimi è proprio il far si che il segno, la firma del designer, venga messa in secondo piano rispetto alla funzione collettiva dell’oggetto.”

Passando attraverso le figure di grandi designer come Enzo Mari, Vico Magistretti e Bruno Munari, Chiara Alessi non tralascia poi nelle sue lezioni di affrontare i temi dell’autorialità e della firma del designer, dell’originalità e della copia, fino ai brevetti. 

Attraverso l’evoluzione di un oggetto come la radio, Alessi ci racconta poi un pezzo importante di storia e di innovazione tutta italiana e lo fa introducendo la figura di Gio Ponti, chiamato nel 1928 a dirigere la rivista Domus: “Per Giò Ponti la radio diventa un terreno di sperimentazione ma anche di innovazione sul tema dell’abitare. Al punto che per la settima Triennale, nel 1940, incarica quelli che chiama “i suoi giovani colleghi” architetti tra i 20 e i 30 anni, tra cui Livio e Pier Giacomo Castiglioni e Caccia Dominioni, di allestire una grande mostra sulle radio. Ma quello che chiede loro in realtà è di riprogettare questo oggetto, fino ad ora concepito come un mobile, il mobile radio, come se fosse un telefono. Ovvero ripensare la radio come un nuovo soggetto dello spazio assolutamente indipendente.” La prova che si trovano ad affrontare questi architetti implica non solo il design dell’oggetto, ma anche il meglio della performance tecnica ed elettronica del media. Il risultato finale sarà la Phonola 5, esposta alla Triennale del 1940 e che avrà un immediato successo, rappresentando un’innovazione anche in termini di materiali impiegati per la sua realizzazione: la resina fenolica, una delle prime plastiche usate in Italia agli albori di un periodo che inaugurerà l’uso di questo materiale in modo euforico e diffuso per tutta la casa.

Un tema quello della plastica, e della sua affermazione nel campo del design, che Chiara Alessi affronta nella sua terza lezione mettendone in luce il profondo legame con la storia dell’industria chimica italiana.

Il design coinvolge tutti e cinque i sensi e conoscendo meglio gli oggetti scopriamo l'influenza profonda che alcuni di loro hanno avuto nel modificare le nostre abitudini quotidiane, come nel caso ad esempio dell'Interruttore Rompitratta dei fratelli Castiglioni presente nelle nostre camere da letto “Un oggetto rivoluzionario, minuscolo e leggero ma che riesce davvero ad intervenire su una gestualità, modificando il comportamento e sedimentandolo a tal punto nella nostra consuetudine da divenire il click istintivo dell’accensione e dello spegnimento”. Scopriamo quindi come anche suoni e gestualità introdotti da oggetti come il telefono Grillo (la tipica suoneria ma anche il concetto di portabilità) oppure l’Orologio Solari (il rumore a rullo di paletta che caratterizza in modo nuovo lo scorrere e la percezione del tempo), siano diventati tratti iconici sedimentati nelle nostre memorie e nel nostro immaginario collettivo.  

Con un approccio che mette in luce le dinamiche storiche e sociali che gli oggetti intorno a noi ci raccontano della nostra contemporaneità e che si intrecciano con le storie di grandi brand che hanno fatto il successo del design industriale di casa nostra, come Candy con la prima produzione di lavatrici tutta italiana, Chiara Alessi affronta anche il tema del connubio tra ingegno dei progettisti e sguardo pragmatico dell’imprenditore. Raccontando proprio la nascita della Moka Bialetti, progettata in forma di prototipo da Alfonso Bialetti e portata poi al successo dal figlio Renato, che attraverso una sapiente comunicazione l’ha resa un’icona di italianità nel mondo, l’autrice ci regala anche un bel ritratto di famiglia che svela i legami dei Bialetti con gli Alessi.

 

Attraverso i corsi, i laboratori, e le Lezioni d’Autore, infatti, Feltrinelli Education risponde alle esigenze della digital transformation, innova il senso stesso del libro, e propone momenti di cultura e intrattenimento aprendo le vie ad un nuovo modo di fare scuola.

Le Lezioni d’Autore sono cicli di tre videolezioni della durata di circa 30 minuti ciascuna tenute da autori selezionati da Feltrinelli Education per vivere lo scorrere dei tempi con un mix di cultura e di divertimento. La costellazione di artisti, scrittori, giornalisti che hanno dato il via a questo modo inedito di fare scuola, che Feltrinelli ha inaugurato con Alessandro Baricco, Eva Cantarella, Oliviero Toscani e Simonetta Agnello Hornby tra gli altri, dal 13 maggio si è estesa a quattro nuove stelle: Giacomo Papi, Chiara Gamberale, Chiara Valerio e Giovanni Agosti e dal 17 giugno anche a Chiara Alessi e Paolo Di Paolo.

 

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Feltrinelli Education è una piattaforma ibrida di cultura e formazione.Attraverso cinque tipologie di prodotto - Corso intensivo, Corso breve, Laboratorio, Corsi On Demand e Lezioni d’Autore -; altrettante Aree Tematiche -  Economia & Marketing, Comunicazione & Creatività, Digital Change, Formazione ed Educazione, Soft Skill - e la messa a disposizione del capitale culturale di  nomi autorevoli nelle arti e nei mestieri - da Umberto Galimberti a Oliviero Toscani, passando per Marco Damilano, Massimo Polidoro, Concita De Gregorio, Massimo Recalcati, Francesca Bria, per citarne alcuni, l’offerta formativa di Feltrinelli offre un catalogo totale di circa 60 prodotti (in continuo aggiornamento), tra videolezioni, esercitazioni on demand e in live streaming, interamente disponibili al seguente link: https://www.feltrinellieducation.it/

 

Lezione d’Autore - una cattedra dei sogni per tutti coloro che, appassionati di libri e di lettura, accettano la mutazione genetica dei tempi e si affidano al video per scoprire, attraverso i talenti della scrittura e della letteratura contemporanei, qualcosa di più di se stessi.

Lanciate a novembre 2020, le Lezioni d’Autore trattano i temi dell’arte, della storia e della letteratura attraverso cicli di tre videolezioni della durata di 35 minuti ciascuna tenute da autori selezionati da Feltrinelli Education che ci consentono di apprendere tantissime indiscrezioni sulle nostre passioni e di vivere lo scorrere dei tempi con un mix di cultura e di divertimento.

Sono già disponibili le Lezioni d’Autore di: Alessandro Baricco, Eva Cantarella, Simonetta Agnello Hornby, Telmo Pievani, Gad Lerner, Filippo Ceccarelli, Carlo Greppi e Oliviero Toscani. Per tutte le informazioni sulle Lezioni d’Autore è disponibile il sito: feltrinellieducation.it/lezioni-d-autore

 

Per maggiori informazioni:

Ufficio Stampa Mirandola Comunicazione

Sara Antonelli - sara@mirandola.net - 329 4858838

Rebecca Rossetti - rebecca.rossetti@mirandola.net - 392 0504231

 

 

 

 

 

 

 

 

Caricato il 17/06/2021

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