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Franceschini a #NF15: il turismo italiano deve fare sistema

Franceschini a #NF15: il turismo italiano deve fare sistema

Due gli assi portanti del piano nazionale del turismo annunciati oggi dal ministro Dario Franceschini, a #NF15: l'Italia come museo diffuso e il turismo sostenibile

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Bergamo, 25 settembre 2015 - In occasione della XV edizione di NF15, il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini è intervenuto in conferenza stampa alla presenza di giornalisti presentando le linee guida del Piano Nazionale del Turismo. Con lui Carlo Calenda, Viceministro dello Sviluppo Economico, Cristiano Radaelli, Commissario Straordinario dell'ENIT, Magda Antonioli, docente del MET - Master in Economia del Turismo e Giorgio Gori, sindaco della città di Bergamo.

"L’Italia come museo diffuso e il turismo sostenibile che valorizza le eccellenze": sono questi i due assi portanti della strategia del piano nazionale del turismo annunciati oggi dal ministro Dario Franceschini, a #NF15, nel corso del convegno di apertura di Visit Italy, "Un piano strategico nazionale, una lista di priorità condivise e una governance per tornare a crescere".

Sottolineando come il "2015 e l’estate abbiano rappresentato un’iniezione di fiducia" e l’ulteriore riconoscimento delle potenzialità del settore, il ministro, ha affermato: "Se abbiamo cambiato lo statuto di Enit è per fare promozione".
Ma, avverte Franceschini, è necessario "identificare i Paesi in cui muoversi e su quali target puntare". Incentivi ne sono stati fatti, ricorda il ministro, citando il tax credit, ma "poi deve arrivare la risposta dei privati". Per questo parte la chiamata a raccolta "di tutto il settore a Pietrarsa, dall’1 al 3 ottobre" per parlare di turismo sostenibile, slow".
Tra gli ambiti di intervento in termini di offerta, si sta lavorando sui "grandi cammini, che uniscono turismo lento, cultura e religione" sulle linee ferroviarie, sulla grande ciclabile Venezia-Torino, sul sistema dell’hotel diffuso "con il quale si potrebbero ripopolare tutti gli Appennini". Insomma, bisogna "unire le nostre eccellenze, è stato sciocco in passato distinguere tutto. Non esiste divisione fra arte, archeologia, enogastronomia, moda e shopping: sono parte della stessa offerta", ribadisce il ministro. E se si fa sistema, si "possono fare passi straordinari".

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Caricato il 25/09/2015

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