AirHelp
Airhelp in Italia, l'app che difende dagli overbooking
AirHelp in Italia, l'app che difende dagli overbooking(m.sid.) Potremmo chiamarlo il business dei ritardi e dell'overbooking, odiosa pratica delle compagnie aeree. Lo sapevate che, solo in Italia, 1,8 milioni di passeggeri potrebbero chiedere un rimborso e che solo il 2% combatte per averlo? In tutto il mondo si stima che, sempre ogni anno, 840 milioni di euro di risarcimenti potrebbero essere richiesti grazie alle normative vigenti. Chiaramente, anche qui - con grande gioia delle società del settore - la maggior parte di questa cifra rimane in cerca d'autore. Ora se state pensando: «Diavolo, ma è un'idea fantastica! Perché non facciamo un'app che aiuti noi utenti ad ottenere con maggiore facilità questa cifra monstre?», sappiate che siete in ritardo. Ci ha già pensato AirHelp, start up inglese incubata inizialmente da Y Combinator, che adesso sbarca anche in Italia affidandosi a Danilo Campisi. Il punto di forza sta nel modello di business win-win. O, meglio, se vince il passeggero vincono anche loro. Altrimenti nulla è dovuto. Un po' come fanno gli avvocati nelle grandi class action Usa. Al posto di tonnellate di burocrazia («le scartoffie sono nostre» promettono sul sito www.airhelp.eu/it), l'utente può sapere subito tramite app se il proprio volo prevede un qualche tipo di rimborso. A questo punto Airhelp gestisce tutti i passaggi per recuperare il denaro, incluso citare in giudizio la compagnia aerea nel caso fosse necessario, trattenendo il 25% del rimborso ottenuto (tasse incluse). Nel caso non ci riuscisse, gli utenti non devono pagare nulla. Lo sapevate che, secondo la regolamentazione europea 261/2004, ai passeggeri che viaggiavano su un volo che ha portato oltre tre ore di ritardo, spettano ? 250 se la distanza era fino a 1500 km, ? 400 se era tra 1.500 e 3500 km e ? 600 per più di 3500 km? Bene, ora non è nemmeno più necessario saperlo. Basterà qualche click sullo smartphone. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Sideri Massimo
Caricato il 15/04/2014
