Antonio Cabrini

Antonio Cabrini

Allenatore di calcio

Antonio Cabrini (Cremona, 8 ottobre 1957) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore. Campione del mondo con la nazionale italiana nel 1982.

Ritenuto uno dei primi terzini moderni, nonché uno dei maggiori interpreti del ruolo a livello mondiale,legò il proprio nome principalmente alla Juventus, squadra nella quale militò per tredici stagioni a cavallo degli anni 1970 e 1980, e di cui fu capitano dal 1988 al 1989. Insieme al portiere Dino Zoff, al libero Gaetano Scirea e all'altro terzino Claudio Gentile, compagni di squadra e di nazionale, Cabrini formò una delle migliori linee difensive della storia del calcio.

Coi bianconeri ha totalizzato 440 partite e 52 reti, vincendo sei scudetti, due Coppe Italia e tutte le maggiori competizioni UEFA per club: primo giocatore (assieme al già citato Scirea) a raggiungere tale traguardo.In nazionale ha disputato 73 gare realizzando 9 gol, che lo rendono il difensore più prolifico nella storia degli Azzurri.

Più volte candidato al Pallone d'oro, si classificò 13º nel 1978.

Il 15 settembre 2008 partecipò come concorrente alla sesta edizione del programma televisivo L'isola dei famosi,ritirandosi tuttavia dopo tre settimane a causa di un'ernia. Nello stesso anno si è cimentato come scrittore pubblicando il suo primo romanzo, Ricatto perfetto.Sempre in televisione, nel 2010 è stato telecronista per Dahlia TV.

Nell'estate 2009 entrò a far parte dell'Italia dei Valori, divenendo responsabile dello sport per il Lazio del movimento politico guidato da Antonio Di Pietro.

Così come Gianni Rivera e Antonio Di Natale, nel 2012 non ha condiviso l'appello al coming out per i calciatori gay lanciato dall'allora commissario tecnico degli azzurri nonché ex compagno di squadra, Cesare Prandelli, affermando che: «è a discrezione personale, ma è chiaro che il mondo del calcio non è proprio quello ideale per dichiararsi, porterebbe di sicuro dei problemi. Negli stadi c'è molta ignoranza sul tema della diversità, basta vedere come vengono trattati i calciatori stranieri, si immagini che cosa accadrebbe se un giocatore in attività si dichiarasse, quale sarebbe la pressione mediatica sulla squadra, i compagni, l'ambiente».

È stato ambassador per Expo Milano 2015.

Fonte: Wikipedia