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Il Cloud in Italia cresce del 25%, ma per 2 PMI su 3 i vantaggi sono ancora tutti da scoprire

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COMUNICATO STAMPA

Osservatorio Cloud & ICT as a Service

 

 

Il Cloud in Italia cresce del 25%,

ma per 2 PMI su 3 i vantaggi sono ancora tutti da scoprire

 

Le PMI del Piemonte e del nord ovest in generale mostrano livelli di adozione leggermente inferiori alla media nazionale, tuttavia le realtà che lo adottano lo fanno in modo più maturo.

Tra le PMI che adottano il Cloud, metà lo fa anche su ambienti core e mission critical.

Valutare rischi tempi e costi dei progetti Cloud è l’elemento di maggior complessità.

 

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Torino, 10 Giugno 2016 – Il Cloud rappresenta sempre più un’opportunità per le imprese e le pubbliche amministrazioni del territorio, sia per innovare i processi interni, che per offrire nuovi servizi ai clienti. Il Cloud può infatti innescare una rivoluzione organizzativa in grado di cambiare il modo di diffondere le informazioni, di prendere le decisioni e di collaborare all'interno e all'esterno delle organizzazioni, ridando slancio e produttività alle imprese italiane.

I dati sulla rilevazione delle PMI mostrano una dinamica a macchia di leopardo. il Piemonte e l’area del nord ovest più in generale, sebbene fortemente caratterizzate da alta presenza di PMI, mostrano dei tassi di adozione leggermente inferiori alla media nazionale. Tuttavia, analizzando l’entità della spesa delle PMI del Piemonte, emerge come le organizzazioni che hanno già adottato soluzioni Cloud lo facciano in modo più maturo, con una spesa dedicata superiore alla media nazionale.

Il mercato Cloud in Italia ha raggiunto un valore nel 2015 pari a 1,51 miliardi di €, in crescita del 25%. Contribuiscono a questa stima soprattutto gli investimenti dedicati alla Cloud Enabling Infrastructure, ovvero quelli impiegati per aggiornare il patrimonio infrastrutturale e applicativo già esistente in azienda, che valgono in Italia 1,05 miliardi di euro e crescono del 21%, e quelli dedicati al Public Cloud, stimabili in 460 milioni di euro, in crescita del 35% anno su anno.

Per promuovere la cultura e la sensibilizzazione, l’Osservatorio Cloud & ICT as a Service della School of Management del Politecnico di Milano, giunto al sesto anno di attività, ha lanciato un’iniziativa di Ricerca dedicata al mondo delle PMI. La seconda tappa di questo progetto culturale si è svolto oggi a Torino, in collaborazione con CSI Piemonte.

L’incontro, nello specifico, si è proposto di fornire un quadro della diffusione delle tecnologie Cloud nel territorio, attraverso testimonianze e metodologie, di illustrare i percorsi di adozione delle imprese e della pubblica amministrazione e le principali dinamiche di filiera.

L’adozione del Cloud nelle PMI procede a macchia di leopardo – dichiara Alessandro Piva, Direttore dell’Osservatorio Cloud & ICT as a Service del Politecnico di Milanoa testimonianza di come le potenzialità sono ancora da scoprire. I dati relativi al Piemonte mostrano un’adozione matura in termini di “cosa fare” con il Cloud, tuttavia i dati di diffusione non possono ancora soddisfare appieno”.

All’incontro hanno partecipato imprese e pubbliche amministrazioni del territorio e sono intervenuti esponenti del mondo dell’offerta del Cloud.

“Possiamo dire di essere testimoni diretti di una tendenza che è solo all’inizio: abbiamo portato sul mercato una Business Platform in Cloud con l’obiettivo di dare alle organizzazioni la possibilità di modellare Business Application di classe Enterprise. Cosa significa?  I grandi protagonisti del cloud come Dropbox, SalesForce ed altri offrono servizi verticali già disponibili che ottemperano ad uno specifico compito….i nostri clienti hanno invece avuto la visione di investire sulla costruzione di un loro servizio cloud a supporto di processi del core business: avviciniamo al cloud le organizzazioni e portiamo sul mercato il Process As A Service” ha affermato Martin Arborea, Sales Director Openwork

Secondo Francesco Barbieri, Chief Innovation Officer direzione operations AlmavivA “Le scelte operate a livello IT impattano sempre più pervasivamente sul business dell’azienda, ed è ormai un must per i CIO smettere di ragionare come gestori IT e iniziare a pensare come pensa un service provider. Smettere di gestire applicazioni o infrastrutture ed iniziare ad erogare servizi al business con la stessa efficienza di costo ed efficacia di servizio tipica del mindset dei Service Provider. Il Cloud non è più una scelta ma una conditio sine qua non per operare questa trasformazione”

L’occasione di oggi è un importante momento di confronto per misurare lo stato di avanzamento lavori sul progetto cloud che il CSI sta portando avanti da anni. Auspico che l’incontro di oggi ci porti a una maggiore conoscenza e consapevolezza dell’utilità di questo strumento nella nostra quotidianità e che rappresenti un’altra tappa importante per accelerare questo processo che ci vede tutti protagonisti. Il Cloud può infatti abilitare una vera e propria rivoluzione organizzativa, capace di cambiare il modo di diffondere le informazioni, prendere le decisioni e collaborare all’interno e all’esterno dell’organizzazione, ridando slancio e produttività alle imprese del nostro Paese” è stato il commento di Riccardo Rossotto, Presidente del CSI Piemonte.

L’approccio al cloud da parte della Città di Torino è stato inserito in una strategia complessiva che abbiamo adottato dopo intensi confronti a partire dal 2013-2014: una strategia che comprende più assi, quali la virtualizzazione, il riuso e l’utilizzo di sistemi open source. Questa importante scelta informatica che stiamo portando avanti con il CSI Piemonte è sicuramente stata determinata da valutazioni economiche-finanziarie, perché oggi l’attenzione alla spesa per le Pubbliche Amministrazioni è centrale, ma è anche legata all’ammodernamento e alla riorganizzazione complessiva dei servizi della Città. Tutto questo richiede fattori abilitanti e tutti necessari: la capacità di change management da parte dell’organizzazione, conoscenze specifiche e in questo il CSI e il territorio hanno investito molto e infine un sistema di connessione di banda adeguato di cui il nostro Paese ha bisogno per vincere questa sfida” ha aggiunto Gianfranco Montanari, Direttore Generale della Città di Torino.

"Ringrazio il CSI Piemonte per queste occasioni di confronto che ci sollecitano a fare sistema e permettono che anche le realtà più piccole possano uscire dall’isolamento - ha concluso Michele Pianetta, Vicepresidente Anci Piemonte - Rappresentare qui oggi non soltanto la nostra associazione locale, ovvero Anci Piemonte, ma anche la parte più montana del nostro territorio, quindi Uncem Piemonte, conferma ulteriormente il senso del nostro impegno che non si può limitare a singole realtà ma deve guardare più avanti. È necessario fare dei ragionamenti di rete, come ad esempio quello di oggi sul tema del cloud, che permettano di raggiungere obiettivi normativi che tutti i Comuni dal più piccolo al più grande devono raggiungere , con un’attenzione anche al mondo dell’imprenditoria locale per vincere la partita dell’innovazione”.

  

* L'edizione 2016 dell'Osservatorio Cloud & ICT as a Service è realizzata con il supporto di Alcatel-Lucent Enterprise, AlmavivA, BT Italia, Cisco, Clouditalia, Ericsson, HPE (Hewlett Packard Enterprise), Intel, KPNQwest, Openwork, Passepartout, Seeweb, Vodafone Italia; Avnet, Fastweb, Hitachi Systems CBT, Mitel, Pure Storage, Trend Micro, Var Group; Brennercom.

  

 

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La School of Management del Politecnico di Milano, costituita nel 2003, accoglie le molteplici attività di ricerca, formazione e alta consulenza, nel campo dell’economia, del management e dell’industrial engineering, che il Politecnico porta avanti attraverso le sue diverse strutture interne e consortili. La Scuola ha ricevuto nel 2007 il prestigioso accreditamento EQUIS. Dal 2009 è nella classifica del Financial Times delle migliori Business School d’Europa. Nel Marzo 2013 ha ottenuto il prestigioso accreditamento internazionale da AMBA per i programmi MBA e Executive MBA. Dal 2014, la Scuola è membro di UniCON, PRME e Cladea. La Scuola può contare su un corpo docente di più di duecento tra professori, ricercatori, tutor e staff e ogni anno vede oltre seicento matricole entrare nel programma undergraduate. Fanno parte della Scuola: il Dipartimento di Ingegneria Gestionale e MIP Graduate School of Business che, in particolare, si focalizza sulla formazione executive e sui programmi Master.

 

Gli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano (www.osservatori.net) nascono nel 1999 con l’obiettivo di fare cultura in tutti i principali ambiti di Innovazione Digitale per favorire lo sviluppo del Paese. La Vision che guida gli Osservatori è che l’Innovazione Digitale sia un fattore essenziale per lo sviluppo del Paese. La Mission degli Osservatori è produrre e diffondere conoscenza sulle opportunità e gli impatti che le tecnologie digitali hanno su imprese, pubbliche amministrazioni e cittadini, tramite modelli interpretativi basati su solide evidenze empiriche e spazi di confronto indipendenti, pre-competitivi e duraturi nel tempo, che aggregano la domanda e l’offerta di innovazione digitale in Italia. Gli Osservatori sono oggi un punto di riferimento qualificato sull’innovazione digitale in Italia che integra attività di Ricerca, Comunicazione, Formazione e una Community sempre più ampia di professionisti. Gli Osservatori sono ormai molteplici e affrontano in particolare tutte le tematiche più innovative: Agenda Digitale, Big Data Analytics & Business Intelligence, Cloud & ICT as a Service, Cloud nella PA, Digital & M&A, Digital Finance, Digital Transformation Academy, Digital Innovation in Arts & Cultural Heritage, Digital Insurance, eCommerce B2c, eGovernment, Enterprise Application Governance, Export, Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione, Gestione Progettazione e PLM (GeCo), Gioco Online, HR Innovation Practice, Information Security & Privacy, Innovazione Digitale in Sanità, Innovazione Digitale nel Retail, Innovazione Digitale nel Turismo, Internet Media, Internet of Things, Mobile B2c Strategy, Mobile Banking, Mobile Payment & Commerce, Professionisti e Innovazione Digitale, Smart Manufacturing, Smart Working, Startup Hi-tech, Startup Intelligence, Supply Chain Finance.

 

Caricato il 10/06/2016

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