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INNOVARE E RIDURRE I COSTI DELLA PA? DIGITALIZZARE GLI ACQUISTI

 

 

 

È di 5 miliardi e 96 milioni di € il volume di acquisti gestito attraverso applicazioni di eProcurement dalla Pubblica Amministrazione italiana nel 2009. Nel 2010 questo valore salirà a quota 6 miliardi di euro.

 

 

INNOVARE E RIDURRE I COSTI DELLA PA?

DIGITALIZZARE GLI ACQUISTI

Nonostante il valore assoluto sia consistente, il peso di questi volumi sul totale acquisti della PA italiana è ancora abbastanza limitato, pari a circa il 3%.

 

Gli Osservatori del Politecnico di Milano hanno inoltre stimato in 5 miliardi di euro i potenziali risparmi per la Pubblica Amministrazione nell’ipotesi di completa adozione da parte di tutti gli Enti Pubblici delle soluzioni di eProcurement (incluse quelle a supporto dei pagamenti tra amministrazioni pubbliche e imprese). Poco meno del 40% dell’ammontare complessivo previsto per la prossima “legge di stabilità” (13,5 Mld € sui prossimi 3 anni).

 

Milano, 15 Novembre 2009 – Si è svolto oggi presso l'Aula Rogers  del Politecnico di Milano il Convegno “eProcurement: una concreta via verso innovazione, efficienza e trasparenza per la PA italiana” organizzato dall’Osservatorio sull’eProcurement nella PA italiana della  School of Management del Politecnico di Milano (www.osservatori.net).(*)

 

Durante il Convegno sono stati presentati i risultati della Ricerca, basata sull’analisi di  240 Enti della Pubblica Amministrazione che adottano applicazioni di eProcurement, cioè soluzioni basate sulle tecnologie digitali a supporto dei processi di acquisto (Gare e Aste elettroniche, Mercati elettronici e Cataloghi online di operatori privati, Negozi online a supporto delle Convenzioni).

 

Guardando alle diverse tipologie di strumenti che rappresentano il mondo dell’e-Procurement, la ricerca evidenzia che sono le “Gare e le Aste elettroniche” ad intercettare la percentuale di transato più rilevante (70%), con un volume di negoziato di oltre 3,5 miliardi di € (1 miliardo in più rispetto al dato 2008). I “Negozi online a supporto delle Convenzioni” cubano complessivamente circa 1,3 miliardi di € (il doppio, +107%, rispetto al 2008), mentre attraverso i “Mercati Elettronici” e i “Cataloghi online dei fornitori” sono gestiti circa 250 milioni di € (+31% rispetto al 2008). Nel 2009 sono state effettuate 4mila gare o aste elettroniche, +35% rispetto al 2008 e altre 100mila transazioni di importo relativamente ridotto.

 

“I temi della modernizzazione, dell’efficienza, del recupero di produttività, della trasparenza e del controllo della spesa della Pubblica Amministrazione ha dichiarato Andrea Rangone, Coordinatore Osservatori  ICT & Management del Politecnico di Milano sono, ormai da diversi anni, al centro del dibattito politico ed economico del nostro Paese, anche grazie alla notevole enfasi posta su essi dall’attuale ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta. In questo dibattito pensiamo trovi ancora troppo poco spazio il tema dell’eProcurement, che rappresenta invece una strada concreta – e già avviata da diversi anni – verso la l’innovazione e la riduzione di costi della nostra PA. L’eProcurement, infatti, pur avendo un impatto solo su alcuni specifici processi della PA, è in grado di portare benefici enormi potendo influenzare la spesa complessiva fatta dalle amministrazioni pubbliche, che vale quasi 200 miliardi di euro, più del costo complessivo di tutti i 3,5 milioni di dipendenti pubblici (pari a 150 miliardi di euro).”

 

Dei circa 11.000 Enti che costituiscono la nostra PA, possiamo dire che circa il 50% ha utilizzato almeno una volta uno strumento di eProcurement. In realtà quasi 2 su 3 di questi Enti si è limitato a fare qualche acquisto sperimentale sui Mercati Elettronici, senza un reale commitment e, soprattutto, un reale piano di utilizzo serio di questi strumenti. Guardando solo agli Enti che dimostrano un qualche utilizzo regolare dell’eProcurement (circa 2.000), la maggior parte si limita ad utilizzare essenzialmente i Mercati Elettronici e/o i Negozi online a supporto delle Convenzioni. Sono, infatti, ancora solo poche centinaia gli Enti che utilizzano in modo sapiente tutti gli strumenti dell’eProcurement, affiancando ai Mercati Elettronici e ai Negozi elettronici, anche il ricorso a Cataloghi online e alle Gare/Aste elettroniche. In particolare, proprio attraverso le Gare e le Aste online sono negoziati i volumi di acquistato più rilevanti e sono gestite le procedure più “complesse”, per alcuni acquisti soprasoglia o di lavori pubblici.

 

 “I benefici degli strumenti di eProcurement per la PA italiana ha concluso Paolo Catti, Responsabile della Ricerca dell’Osservatorio eProcurement nella PA del Politecnico di Milano sono particolarmente significativi. Le Gare e le Aste elettroniche consentono di ottenere importanti risparmi sul prezzo di acquisto (tra il10% e il 15%), e di incrementare l’efficienza del processo, riducendo del 30% - 40% i tempi legati alle attività di espletamento delle procedure di gara; inoltre aumentano l’efficacia del processo di negoziazione, con incremento della trasparenza e riduzioni dei contenziosi. I Mercati Elettronici consentono di ottenere una riduzione dei prezzi di acquisto (attraverso le RdO) e di effettuare con più efficienza piccoli acquisti (i tradizionali affidamenti diretti, cottimi fiduciari e trattative private multiple), riducendo di una quantità variabile tra il 30% e il 60% (con picchi superiori all’80%) il tempo necessario per gestire l’acquisto; inoltre  rappresentano per la PA anche un utile strumento di benchmark. I Negozi online per l’accesso alle Convenzioni, infine, riducono ulteriormente il carico di lavoro degli Ufficio Acquisti per emettere ordini legati a Convenzioni prenegoziate da una Centrale. Ipotizzando un’adozione pervasiva dell’eProcurement e adottando logiche di stima particolarmente prudenti, complessivamente questi benefici potrebbero valere ca.3,6 Mld €/anno per l’intero Sistema Paese. E arriverebbero a 5 Mld €/anno se si affiancassero all’eProcurement le logiche del “Procure-to-Pay”, ovvero l’integrazione “completa” nello scambio dei documenti del ciclo dell’ordine (ordine-consegna-fatturazione-pagamenti) tra PA e imprese”

 

 

(*)La Ricerca è stata realizzata con il supporto di: Consip, Intercent-ER, Lombardia Informatica, BravoSolution, i-Faber, AF Soluzioni, CSAmed e Heldis.

 

 

Per ulteriori informazioni:

 

 

Mirandola Comunicazione

Marisandra Lizzi-Simona Miele

Tel.: 0524/574708 – 348/3615042 - 3482509895

email marisandra@mirandolacomunicazione.it

simona.miele@mirandolacomunicazione.it

Skype marisandralizzi - simomiele

 

School of Management Politecnico di Milano

Barbara Balabio

Tel.: 02 2399 9578

email barbara.balabio@polimi.it

Skype barbara.balabio

 

 La School of Management del Politecnico di Milano, con oltre 240 docenti, e circa 80 fra dottorandi e collaboratori alla ricerca, dal 2003 accoglie le molteplici attività di ricerca, formazione e alta consulenza, nei campi del management, dell’economia e dell’industrial engineering che il Politecnico porta avanti attraverso le sue diverse strutture interne e consortili. Fanno parte della Scuola il Dipartimento di Ingegneria Gestionale, le Lauree e il PhD Program di Ingegneria Gestionale e il MIP, la business school del Politecnico di Milano. La School of Management ha ricevuto nel 2007 l’accreditamento EQUIS. Gli Osservatori ICT & Management della School of Management del Politecnico di Milano (www.osservatori.net) vogliono offrire una fotografia accurata e continuamente aggiornata sugli impatti che le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) hanno in Italia su imprese, pubbliche amministrazioni, filiere, mercati, ecc. Gli Osservatori sono ormai molteplici e affrontano in particolare tutte le tematiche più innovative: B2b - eProcurement e eSupply Chain, Banche 2.0, Business Intelligence, Canale ICT, Cloud & ICT as a Service, eCommerce B2c, eGovernment, Enterprise 2.0, eProcurement nella PA, Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione, Gestione Strategica dell’ICT, Gioco Online, HR Innovation Practice, ICT & PMI,  ICT Accessibile e Disabilità, ICT in Sanità, ICT & Business Innovation nel Fashion-Retail, ICT nel Real Estate, ICT nelle Utility, ICT Strategic Sourcing, Information Security Management,  Intelligent Transportation Systems, Mobile & Wireless Business, Mobile Content & Internet, Mobile Finance, Mobile Marketing & Service, Multicanalità, New Media & Tv, New Slot & VLT, NFC & Mobile Payment, RFId, Social Network, Unified Communication & Collaboration.

Caricato il 15/11/2010

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