Università Cattolica del Sacro Cuore

La chiamavano Bulldozer: storia di Nausicaa Dell’Orto, dall’Università Cattolica alla NFL - National Football League

La chiamavano Bulldozer:
storia di Nausicaa Dell’Orto, 
dall’Università Cattolica alla NFL - National Football League

Grazie alla laurea in Lingue, comunicazione e media e all’offerta formativa extracurriculare offerto dall’Ateneo di Largo Gemelli, la 24enne milanese ha realizzato il suo sogno: lavorare nella produzione della maggiore lega professionistica di football americano

 

Milano, 24 maggio 2018 - “Ma i centimetri che ci servono, sono dappertutto, sono intorno a noi, ce ne sono in ogni break della partita, ad ogni minuto, ad ogni secondo” ricordava Al Pacino nei panni del coach Tony D’Amato in Ogni maledetta domenica. Nausicaa Dell’Orto ha conquistato i centimetri che la separavano dal sogno americano corso dopo corso, laurea dopo laurea, yarda dopo yarda. E a 24 anni, grazie ai programmi di Università Cattolica e alla propria passione per il football americano vissuta anche sui campi da gioco, è partita alla volta di Filadelfia dove oggi svolge il ruolo di assistente di produzione presso la National Football League (NFL).

«La laurea in Lingue, comunicazione e media era perfetta per me» afferma Nausicaa. «In Cattolica ho imparato a lavorare sodo, andare oltre le richieste e fare networking. Grazie al ricco e vario programma formativo gli studenti possono approfondire, specializzarsi o semplicemente scoprire nuovi mondi».

La prima possibilità è stato il Corso “Interactive Marketing Communication, Public Relations and Event Management” organizzato in collaborazione con la Boston University, città dove Nausicaa ha vissuto per un mese specializzandosi nel settore del digital marketing «utilissimo per chi come me studiava social media», prosegue. Dalla West alla East Coast, nella soleggiata California con la Summer school “Engaging culture through film”, un corso intensivo di storytelling della durata di una settimana presso il Menlo College, nel cuore della Silicon Valley.

Nausicaa ha portato avanti con serietà la carriera universitaria e sportiva, non senza qualche sacrificio, con una vita da pendolare che la portava a studiare a Milano e ad allenarsi a Bologna: “Ho iniziato a giocare nel 2011 dopo aver seguito e amato questo sport dalla sideline come cheerleader. All’inizio nessuno credeva che una squadra femminile di football americano potesse avere seguito, ma si sono dovuti ricredere”. Agli impegni di tutti i giorni i giorni, la frequentazione della Summer school “Ideazione e produzione di programmi tv sullo sport” in collaborazione con Sky Sport: l’apertura delle porte della redazione milanese dell’emittente televisiva ha aiutato Nausicaa a comprendere cosa avrebbe voluto fare nella vita:: «A Sky ho imparato tutto. Mi occupavo di social media e ho avuto modo di lavorare con diversi giornalisti come Alessandro Mamoli, Alessia Tarquinio e Guido Meda».

Ultima esperienza offerta dall’Università Cattolica è stato lo stage presso VisitDenmark, per la promozione turistica attraverso i social media.

Dai social media è arrivata la svolta della vita, professionale e privata: «Ho visto un post su Facebook della National Football League: proponevano uno stage nella produzione, il massimo per chi, come me, ha sempre desiderato raccontare storie attraverso la telecamera. E poi video production is my passion but football is my life!».

Dopo uno stage di 7 mesi e con l’insegnamento che lavorare sodo porta i suoi frutti, Nausicaa oggi è diventata assistente alla produzione della maggiore lega professionistica nordamericana di football americano: «Concluso lo stage mi hanno offerto un contratto di tre anni al termine del quale potrò diventare una producer a tutti gli effetti» continua. «Raccontare la propria passione attraverso una telecamera è un vero e proprio sogno che diventa realtà. Sono felicissima del mio percorso di studi, della preparazione e dei programmi che l’Università Cattolica mi ha dato. Adoro il mio lavoro, è la professione dei miei sogni dove riesco a combinare il mio amore per il football americano e la passione per i social media».

 

 

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Caricato il 29/05/2018

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