D-Orbit

Nebula, un'Innovativa Piattaforma di Cloud Computing e Storage in Orbita, è stata Testata con Successo nello Spazio

Harwell, Regno Unito, 11 Ottobre, 2021: La società di trasporto e logistica spaziale D-Orbit ha completato con successo i test orbitali di Nebula, una piattaforma cloud computing progettata per fornire capacità distribuite e ad alta prestazione di analisi, elaborazione ed archiviazione dati nello spazio. Nebula è un ambiente hardware-software che consente agli utenti finali l'uplink e l’esecuzione di software ed applicazioni di intelligenza artificiale e apprendimento automatico (AI/ML) in orbita, in maniera simile a come avviene in ambienti cloud convenzionali sulla Terra.

Questa prima iterazione del sistema è stata realizzata in collaborazione con la società svedese di intelligenza artificiale Unibap su SpaceCloud iX5-100, una piattaforma  resistente alle radiazioni che combina processore centrale(CPU), processori grafici (GPU) e processori visivi (VPU), archiviazione e a stato solido e un sistema operativo ottimizzato, basato su Linux, che esegue l'API del framework SpaceCloud. Il sistema è stato integrato su ION Satellite Carrier utilizzando le interfacce plug-and-play proprietarie di D-Orbit. ION è un veicolo spaziale progettato, realizzato e gestito da D-Orbit per trasporto in orbita e  rilascio preciso di satelliti in slot orbitali distinti. ION può anche ospitare diversi payload di terze parti come tecnologie innovative sviluppate da startup, esperimenti di enti di ricerca e strumenti di aziende spaziali tradizionali che richiedono un test in orbita. I test su Nebula sono stati eseguiti nello spazio nell'ambito della missione WILD RIDE, attualmente in corso.

Un’ importante limitazione per le applicazioni satellitari è la limitata larghezza di banda del canale di downlink. Una comune applicazione di imaging richiede un processo di diverse ore per produrre informazioni utilizzabili. L'elaborazione ML in tempo reale dei dati di imaging in orbita, invece, produce risultati immediati, riducendo allo stesso tempo di diversi ordini di grandezza il volume di informazioni che devono essere scaricate e consentendo una presentazione molto più rapida del risultato finale all'utente.

La campagna di test ha eseguito con successo 23 applicazioni diverse, tutte compatibili con SpaceCloud, provenienti da una varietà di partner. Tra le applicazioni figura WorldFloods, un payload ML sviluppato dal Frontier Development Lab (FDL), una partnership guidata dall’inglese Trillium Technologies, insieme all'Università di Oxford e al Phi-Lab dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA). Per questo test, le applicazioni hanno utilizzato una combinazione di dati precaricati provenienti da una varietà di satelliti, come Copernicus Sentinel-2, e dati grezzi raccolti da D-Sense, un sensore multi-strumento a bordo di ION Satellite Carrier. Tutti gli obiettivi della missione sono stati raggiunti, convalidando l'approccio di una piattaforma avanzata di calcolo in orbita in grado di eseguire computazioni complesse  su dati grezzi direttamente nello spazio, trasformandoli in informazioni fruibili ottimizzate per il downlink.

"Questo è un passo importante verso la visione di D-Orbit di un'infrastruttura spaziale completa che fornirà ai veicoli nell'orbita terrestre servizi di tutti i tipi", ha affermato Simon Reid, COO della filiale UK di D-Orbit. “Mentre questo gruppo di test ha utilizzato principalmente immagini precaricate, la nostra prossima missione, che sarà pronta per l'uso commerciale, fornirà l'accesso in tempo reale ai dati dello strumento. Chiunque abbia conoscenze di programmazione può facilmente scrivere app per elaborare dati di ogni tipo direttamente nello spazio. Abbiamo completato questo progetto in meno di un anno,” prosegue Reid “dimostrando l'incredibile versatilità della piattaforma ION e l'opportunità che offre di sviluppare la tecnologia spaziale in un modo nuovo e agile". "Anche se significativo,” coclude Reid “questo test orbitale mostra solo una minima parte di ciò che è possibile fare con una piattaforma che è scalabile aggiungendo nodi, integrando sensori di vario tipo e organizzando il trasferimento di dati tramite collegamenti inter-satellitari".

Secondo il Dr Fredrik Bruhn, Chief Evangelist in Digital Transformation e Board Director di Unibap, "Attualmente stiamo assistendo a un rapido cambiamento globale nel mercato dei servizi spaziali e il successo della soluzione orbitale Nebula - SpaceCloud mostra un salto nel modo in cui i modelli di business relativi ai dati possono essere implementati in futuro. Siamo entusiasti che prodotti informativi a latenza estremamente bassa possano essere creati in orbita. Andando oltre, ora è possibile gestire in maniera flessibile i dati e servizi applicativi su richiesta in orbita. È fantastico vedere come i nostri sforzi comuni e la partnership con l'ESA abbiano dato vita al servizio Nebula e abbiano fornito a Unibap un feedback importante sui prodotti e sulle soluzioni SpaceCloud di nuova generazione”.

La prossima iterazione di Nebula, il cui lancio è previsto a bordo della prossima missione di ION nel gennaio 2022, ospiterà uno strumento elettro-ottico avanzato e consentirà a terze parti di caricare ed eseguire applicazioni.

SpaceCloud® è un marchio registrato di proprietà di Unibap AB (publ).

D-Orbit

D-Orbit è leader di mercato nel settore della logistica spaziale e dei servizi di trasporto con un track record di tecnologie collaudate nello spazio e missioni di successo.

Fondata nel 2011, prima degli albori del mercato del New Space, D-Orbit è la prima azienda che affronta le esigenze logistiche del mercato spaziale. ION Satellite Carrier, per esempio, è un veicolo spaziale che può trasportare satelliti in orbita e rilasciarli individualmente in slot orbitali distinti, riducendo il tempo dal lancio alle operazioni fino all'85% e i costi di lancio di un'intera costellazione satellitare fino al 40%. ION può anche ospitare payload di terze parti, come tecnologie innovative sviluppate da startup, esperimenti da enti di ricerca, e strumenti da aziende spaziali tradizionali che richiedono un test in orbita.

D-Orbit è un pioniere delle infrastrutture spaziali con uffici in Italia, Portogallo, Regno Unito e Stati Uniti; il suo impegno nel perseguire modelli di business che sono redditizi, rispettosi dell’ambiente e socialmente utili, ha portato D-Orbit a diventare la prima azienda spaziale certificata B-Corp al mondo.

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Caricato il 11/10/2021

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