Università Cattolica del Sacro Cuore

PERCHÈ LE PERSONE SI FANNO I SELFIE? "MENTE E SOCIAL MEDIA: COME CAMBIA L’INDIVIDUO?" - 28 OTTOBRE

L’INCONTRO “MENTE E SOCIAL MEDIA: COME CAMBIA L’INDIVIDUO?” IL 28 OTTOBRE ALL’UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE A MILANO

  • Studiosi ed esperti internazionali dei social media discuteranno dell’impatto che i social media hanno nelle nostre vite
  • Verranno presentati i risultati della ricerca sui selfie realizzata dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e promossa da Fondazione IBSA

 

Milano, 24 ottobre 2014 - La nostra vita è sempre più intrecciata con le tecnologie digitali. In modo particolare con l’utilizzo dei social media. Una persona su quattro utilizza i social media ed entro il 2017 gli utilizzatori totali di social media sono calcolati oltre i due miliardi e mezzo. Facebook, Twitter, Whatsapp, Pinterest ed altri social media di recente generazione, in uso soprattutto tra i giovanissimi (i cosiddetti “nativi digitali”), fanno ormai parte integrante del nostro vivere quotidiano. E, per la prima volta nella storia della cultura umana, i social media ci offrono la possibilità, non esente da rischi, di intrattenere contatti e rapporti con persone sconosciute, di qualsiasi parte del mondo.

Fondazione IBSA per la ricerca scientifica (www.fondazioneibsa.org) e Università Cattolica promuovono per questo un incontro tra studiosi ed esperti internazionali dei social media dove discutere l’impatto di tali tecnologie nelle nostre vite e, soprattutto, affrontare il tema se esse abbiano un ruolo, o meno, nel modificare la nostra individualità. L’incontro dal titolo “Mente e social media: come cambia l’individuo?” si svolgerà il prossimo 28 ottobre presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore nella Cripta dell’Aula Magna in largo Gemelli 1 a Milano alle ore 17.30, e vedrà la partecipazione di Silvia Misiti, Direttore di Fondazione IBSA, Gianni Riotta, Katie Davis, Giuseppe Riva, con la moderazione di Pierangelo Garzia

Al dibattito si affiancherà la presentazione della ricerca sui selfie, realizzata dal team del professor Giuseppe Riva dell’Università Cattolica, fenomeno diffuso ormai in modo virale, riguardante proprio l’identità della persona. Al centro dell’indagine sono i vissuti emozionali e le aspettative che riponiamo in esse quando utilizziamo i social media. Perché le persone si fanno i selfie? E cosa vogliono ottenere? I giovani “costruttori” di questa nuova forma di autoritratto hanno risposto nel 39% dei casi che lo fanno “per sentirsi apprezzati dagli altri”, il 30% lo fa “per vanità”, il 21% “per raccontare un momento della propria vita”, il 7% per “divertire/far ridere” e soltanto il 3% “per sedurre”.
Il report completo della ricerca verrà presentato durante l’incontro del 28 ottobre.
«In Italia – spiega Giuseppe Riva, docente di Psicologia della Comunicazione e Psicologia e Nuove Tecnologie della Comunicazione presso l’Università Cattolica, e autore di Nativi Digitali (Il Mulino) - abbiamo una relazione più affettiva con il mezzo tecnologico, pensiamo a quanto lo smartphone sia lo strumento principe per andare su internet e come diventi il centro della nostra vita affettiva/relazionale».

Secondo il giornalista e scrittore Gianni Riotta autore di Il web ci rende liberi? (Einaudi), tra i relatori dell’incontro, già docente di comunicazione a Princeton e residente a New York, «ci sono grandi differenze tra gli USA e l’UE quando si parla di sviluppo & tecnologia in generale. La cultura USA è in generale più aperta al cambiamento, fiduciosa verso la tecnologia, più modernizzante: pensiamo ad esempio all’irruzione dello shale gas nel mercato energetico o alla accettazione degli OGM negli States, e pensiamo invece alle barriere e alle paure che molte innovazioni sollevano in Europa”.

Grande attesa, infine, per Katie Davis, professore associato all’University of Washington Information School, autrice con Howard Gardner di Generazione App. La testa dei giovani e il nuovo mondo digitale (Feltrinelli). Con l’intervento di Katie Davis si entrerà nel vivo di una domanda cruciale: quali sono le implicazioni nello sviluppare la propria mente e la propria identità in un mondo digitale? Nel suo intervento, Davis esplorerà il ruolo dei media digitali in tre aree vitali della vita adolescenziale: l’identità, l’intimità e l'immaginazione.

 

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Caricato il 27/10/2014

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