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BUSINESS INTELLIGENCE: UNIVERSO IN CONTINUA EVOLUZIONE

Business Intelligence: 

universo in continuaevoluzione


Le imprese devono inventare nuovi modi di competere, ponendo al centro le relazioni con i clienti e lasciandosi guidare dall’analisi della ingente mole di informazioni non strutturate provenienti soprattutto dai social network.



Milano, 8 Novembre 2011 – Si è svolto oggi presso il Politecnico di Milano il Convegno “Business Intelligence: universo in continua evoluzione” dell’Osservatorio Business Intelligence promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano (www.osservatori.net). (*)


“Si sta rapidamente affermando un nuovo ambiente competitivo sotto la spinta convergente di cinque forze principali:- ha dichiarato Carlo Vercellis, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Business Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano –la potenza metodologica degli advanced analytics per ricavare predizioni e svolgere ottimizzazioni; la diffusione dei social network con il loro enorme potenziale informativo; la crescita di collezioni di big data contenenti exabyte di dati, in prevalenza non strutturati; la disponibilità a basso costo di tecnologie cloud capaci, tra l’altro, di gestire big data su scala distribuita; la diffusione capillare di device mobili in grado di accedere ad applicazioni BI in remoto. Le imprese sono quindi chiamate a raccogliere questa sfida e a inventare nuovi modi di competere e di svolgere le proprie attività, ponendo al centro le relazioni con i clienti e lasciandosi guidare dall’analisi della ingente mole di informazioni. Il tradizionale concetto di warehouse aziendale isolato e autosufficiente risulta ormai obsoleto. Assistiamo all’integrazione di più sistemi informativi, destinati a trasformarsi in un data warehouse virtuale a supporto delle analisi di BI e degli advanced analytics: essi includono componenti di content e knowledge management, data warehouse e data mart tradizionali, architetture per la gestione di big data non strutturati.”


Questi i risultati di sintesi della nuova Ricerca dell’Osservatorio Business Intelligence che, giunto alla quarta edizione, nel corso del 2011 ha svolto un’indagine basata su una solida base empirica costituita da più di 80 casi di studio approfonditi, che hanno permesso di identificare alcune best practice e le principali tendenze evolutive in atto. Attraverso i casi analizzati è stato possibile identificare le principali aree di applicazione dei sistemi di business intelligence nelle aziende dei settori investigati, valutando i benefici, le barriere allo sviluppo e l’impatto organizzativo sui processi e sulle risorse umane.


Vantaggi e criticità

“Il vantaggio principale conseguito dai sistemi di BI riguarda la maggiore efficacia delle decisioni, seguito dalla rapidità di reazione. Tra i benefici di natura organizzativa, figurano la visione univoca delle informazioni e la maggiore condivisione della conoscenza. - ha dichiarato Carlotta Orsenigo, Responsabile della Ricerca dell’Osservatorio Business Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano –. Le barriere che ostacolano l’adozione di sistemi di BI sono prevalentemente di natura organizzativa e culturale. Da un lato, la mancanza di commitment dei C-level, la mancanza di visione strategica che concepisca i progetti di BI come attività che riguardano l’impresa nel suo complesso, la carenza di comunicazione e collaborazione. Dall’altro, le resistenze culturali al cambiamento e la carenza di skill adeguate per poter impiegare gli strumenti di BI e segnatamente gli advanced analytics, la capacità dei knowledge worker di ricercare informazioni e di tradurle in azioni efficaci.”


Prospettive di mercato

A dispetto della congiuntura sfavorevole, gli investimenti in sistemi di business intelligence nel corso del biennio 2009-2010 e del primo semestre 2011 sono cresciuti in modo significativo, con incrementi medi che superano il 7%. Anche per il futuro le prospettive di sviluppo si presentano favorevoli, con una previsione di crescita superiore all’8% per il prossimo triennio. Gli investimenti in sistemi di BI continuano a risultare superiori alla media degli investimenti complessivi in ICT. Le applicazioni di business intelligence rafforzano il proprio ruolo strategico e rappresentano una priorità per i CIO, per il contributo che offrono al miglioramento dei processi decisionali, all’ottimizzazione delle prestazioni, all’incremento dei ricavi,  alla riduzione dei costi.


Maturity model

La Ricerca 2011 ha anche verificato e consolidato il maturity model elaborato dallo stesso Osservatorio nel 2008 e confermato nel corso del biennio 2009-2010, che permette di classificare le imprese rispetto al loro effettivo grado di utilizzo degli strumenti di business intelligence. Le imprese del campione della ricerca 2010 sono state collocate nei quattro quadranti del maturity model (BI basilare, BI integrata, BI mirata, BI strategica), al fine di operare un confronto tra i diversi settori analizzati.


Le tendenze in atto

Advanced analytics. L’impiego di advanced analytics, già apparso in progressivo aumento negli scorsi anni, continua ad affermarsi in quanto permette di supportare efficacemente i processi decisionali e di conseguire benefici in termini di vantaggio competitivo. Siamo tuttavia in presenza di un cambiamento di paradigma in quanto la necessità di svolgere analisi di big data, in larga parte costituiti da dati non strutturati estratti da social network, richiede nuove generazioni di algoritmi predittivi e di ottimizzazione robusti progettati per affrontare il volume, la varietà e la tempestività nell’analisi dei dati. Si tratta in molti casi di algoritmi di elaborazione in parallelo, che consentono di dividere automaticamente i carichi di lavoro su molteplici server per migliorare le prestazioni a fronte di collezioni di dati di enormi dimensioni.


Social network. La massiccia presenza sui social network – ormai frequentati da quasi un miliardo e mezzo di individui, a un tempo cittadini, clienti, lavoratori, lettori, influenzatori – rende evidente l’importanza crescente del web come canale di comunicazione e promozione dell’immagine delle imprese. L’analisi delle informazioni relative alle visite a siti, forum, blog, messaggi, email diviene critica per estrarre conoscenze indispensabili per guidare le azioni di marketing e vendita, per progettare lo sviluppo e il posizionamento di nuovi prodotti, per valutare la web reputation di prodotti e servizi.


Big data. Il termine “big data” si riferisce alle enormi moli di dati che vengono creati all’interno dei sistemi informativi aziendali, ad esempio mediante la raccolta di dati di processo real-time o di transazioni commerciali, l’estrazione di informazioni dai social network, la collezione di dati da dispositivi mobili. Si tratta nel complesso di dati che non è possibile caricare in un tipico database relazionale, per limiti tecnici o economici. I big data si estendono per dimensioni da petabyte a exabyte, e contengono dati eterogenei per origine, contenuto e rappresentazione, in prevalenza di natura testuale: transazioni commerciali, finanziarie e amministrative, percorsi di navigazione su web, email, messaggi su forum, blog, social networks, misurazioni di parametri di processi, contratti, fatture, documentazioni e reports, reclami, file multimediali, per limitarsi ad alcuni esempi. Si valuta che almeno l’85% delle informazioni oggi disponibili rientri nella categoria dei dati non strutturati.


Cloud. L’obiettivo dei modelli cloud è la distribuzione delle risorse hardware e software sulla rete, la possibilità di avere accesso a tali risorse da ogni luogo e in ogni momento, la sicurezza dei dati in termini di backup, la capacità di potenziare l’infrastruttura IT in modo dinamico e senza investimenti di ampia portata. Vi sono molteplici ragioni che favoriscono la collocazione di applicazioni di business intelligence in architetture di cloud computing. Tra queste, la riduzione dei costi di investimento e di manutenzione; la difficoltà di realizzare in-house potenti architetture di calcolo necessarie per utilizzare advanced analytics per l’elaborazione di grandi moli di dati; la possibilità di condividere dati e informazioni tra diverse organizzazioni.


Mobile BI. L’ampia diffusione di dispositivi tablet sul mercato ha dato origine allo sviluppo di nuovi strumenti di analisi che traggono vantaggio dalle capacità di calcolo e dalla qualità dei display dei device mobili, rendendo cosi possibile l’utilizzo di dashboard e report interattivi anche in mobilità. Il successo di applicativi di BI mobile può favorire anche il paradigma di self-service BI, consentendo agli utenti mobili di creare analisi personalizzate che possono essere di grande ausilio nel corso dei processi decisionali.


Event driven BI. Le applicazioni di business intelligence operativa e orientata agli eventi, real-time o near real-time, in crescente diffusione, consentono di agire in modo tempestivo mediante l’automazione delle decisioni operative. Risulta evidente come questi strumenti applicativi possono trarre vantaggio dagli advanced analytics sviluppati per l’elaborazione di big data e da tecnologie cloud che consentono l’accesso a infrastrutture hardware e software a costi proporzionali all’utilizzo e con espandibilità potenzialmente illimitata.


(* ) L’edizione 2010 dell'Osservatorio è stata realizzata con il supporto di Microsoft, QlikView, SAS, Altea, Ardency, Axiante, Bicon3, Bisight, Crystal-System, Decisyon, Iconsulting, Softquattro, Sopra Group, Targit.




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La School of Management del Politecnico di Milano, con oltre 240 docenti, e circa 80 fra dottorandi e collaboratori alla ricerca, dal 2003 accoglie le molteplici attività di ricerca, formazione e alta consulenza, nei campi del management, dell’economia e dell’industrial engineering che il Politecnico porta avanti attraverso le sue diverse strutture interne e consortili. Fanno parte della Scuola il Dipartimento di Ingegneria Gestionale, le Lauree e il PhD Program di Ingegneria Gestionale e il MIP, la business school del Politecnico di Milano. La School of Management ha ricevuto nel 2007 l’accreditamento EQUIS. Gli Osservatori ICT & Management della School of Management del Politecnico di Milano (www.osservatori.net) vogliono offrire una fotografia accurata e continuamente aggiornata sugli impatti che le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) hanno in Italia su imprese, pubbliche amministrazioni, filiere, mercati, ecc. Gli Osservatori sono ormai molteplici e affrontano in particolare tutte le tematiche più innovative: B2b - eProcurement e eSupply Chain, Banche 2.0, Business Intelligence, Canale ICT, Cloud & ICT as a Service, eCommerce B2c, eGovernment, Enterprise 2.0, eProcurement nella PA, Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione, Gestione Strategica dell’ICT, Gioco Online, HR Innovation Practice, ICT & PMI,  ICT Accessibile e Disabilità, ICT in Sanità, ICT & Business Innovation nel Fashion-Retail, ICT nel Real Estate, ICT nelle Utility, ICT Strategic Sourcing, Information Security Management,  Intelligent Transportation Systems, Mobile & Wireless Business, Mobile Content & Internet, Mobile Finance, Mobile Marketing & Service, Multicanalità, New Media & Tv, New Slot & VLT, NFC & Mobile Payment, RFId, Social Network, Unified Communication & Collaboration.


Caricato il 08/11/2011