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Canali digitali e punti vendita sono sempre più integrati. E l’eCommerce di prodotto in Italia continua a crescere nel 2021

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Canali digitali e punti vendita sono sempre più integrati. E l’eCommerce di prodotto in Italia continua a crescere nel 2021 (+18%, vale 30,6 miliardi di euro).

I principali retailer italiani nel 2020 hanno aumentato gli investimenti in innovazione digitale destinando la maggior parte del budget in progetti di eCommerce e omnicanalità oltre che nel miglioramento dei processi di back-end.

Per le PMI l’approccio alla multicanalità ha riguardato prevalentemente nuovi modelli transazionali e relazionali attraverso piattaforme social e/o di instant messaging. Si tratta di una prima spinta verso i paradigmi dell’omnicanalità, al momento adottati solo dalle realtà più evolute.

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Milano, 1 giugno 2021 - La crescita dell’eCommerce di prodotto continua anche nel 2021, seppure in maniera più misurata rispetto al 2020. Le prime stime prevedono un incremento del +18% che porterà i prodotti a raggiungere i 30,6 miliardi di euro di transato.
Il Food&Grocery rimane il settore trainante (+38%), seguito dall’Abbigliamento e accessori (+26%) e dal Beauty (+20%). Per soddisfare l’incremento di domanda online e per supportare le mutate esigenze dei consumatori, i player hanno investito nell’innovazione digitale, sia per ottimizzare i processi operativi sia per abilitare e/o potenziare i canali di vendita e di interazione.

Queste alcune delle evidenze emerse dall'Osservatorio eCommerce B2c Netcomm - School of Management del Politecnico di Milano in occasione del convegno “eCommerce B2c: i nuovi equilibri dell’omnicanalità nella pandemia”

L’emergenza sanitaria ha avuto un duplice effetto sul commercio: da un lato ha spinto i consumatori verso un utilizzo più frequente dei canali online in tutte le fasi del processo d’acquisto – da pre al post-vendita – e, dall’altro, ha indotto l’offerta a rivedere la propria strategia digitale e a investire nell’attivazione e/o nel potenziamento dei canali di interazione e vendita, e nell’implementazione di rinnovati processi operativi (marketing, logistica, pagamenti, customer care) per far fronte alle mutate esigenze del mercato” afferma Riccardo Mangiaracina, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio eCommerce B2c - School of Management del Politecnico di Milano.L’esito di questa trasformazione non è una migrazione dall’offline all’online, bensì il raggiungimento di nuovi equilibri caratterizzati da una maggiore interdipendenza tra fisico e digitale. Domanda e offerta si trovano ora di fronte a un utilizzo congiunto dei canali, che spingerà per la ripartenza del retail a emergenza sanitaria terminata. Stiamo assistendo a un’accelerazione verso un’adozione sapiente e consapevole dei paradigmi dell’omnicanalità”.

“Siamo in un momento storico fondamentale per l’Italia, dove la competitività del nostro Sistema Paese, delle nostre imprese e dei nostri lavoratori è strettamente legata alla strada verso la digitalizzazione che decideremo di percorrere. Le tecnologie sono state in questi mesi un asset fondamentale per le aziende del retail e non solo: hanno consentito di sopperire e addirittura migliorare i rapporti con i consumatori, generando enormi benefici per quest’ultimi - Commenta Roberto Liscia, Presidente di Netcomm. - Adesso è necessario puntare il faro ancor di più sulla digitalizzazione: i passi percorsi in questi mesi devono proseguire in maniera decisa e tutte le realtà imprenditoriali, soprattutto le PMI e i negozi al dettaglio, devono rafforzare la loro evoluzione in chiave omnicanale. Una delle sfide più importanti è quella legata alle competenze, ma lavorando sulla professionalizzazione del personale verso le applicazioni digitali si potrà non solo sostenere le singole imprese, ma anche qualificare l’attuale forza lavoro, sostenendo così anche l’occupazione intersettoriale”

Nel 2020 l’eCommerce di prodotto in Italia ha registrato una crescita del +45% raggiungendo una penetrazione sul totale acquisti Retail del 9% (era poco più del 6% nel 2019) mitigando la crisi del settore, che nello stesso periodo ha registrato un forte calo degli acquisti Retail e la chiusura di oltre 9.000 negozi.

Il digitale è diventato sempre più centrale nelle strategie dei player e questi trend stanno generando nuovi equilibri tra offline e online basati sia su un riassetto dell’infrastruttura fisica, sia su modelli multi e omnicanale: se guardiamo nel dettaglio ai canali di vendita e interazione, i merchant si sono focalizzati sull’attivazione e sul rafforzamento di canali relazionali – prevalentemente sui social e sulle piattaforme di instant messaging - e sull’abilitazione di nuove iniziative in particolare sui marketplace e su siti aggregatori.

Il cambiamento indotto dall’emergenza sanitaria ha contribuito alla diffusione dell’eCommerce anche tra le piccole imprese italiane che, rispetto al passato, sono state incentivate ad avvicinarsi al digitale e a comprenderne le potenzialità. In molti casi l’approccio all’eCommerce e alla multicanalità è stato piuttosto “artigianale”, fondato su modalità di interazione online e su modelli di acquisizione dell’ordine attraverso piattaforme social e/o di instant messaging (non propriamente di eCommerce). I più evoluti hanno investito in siti diretti, in vetrine sui marketplace e in iniziative sugli aggregatori online. Per le PMI italiane non si può ancora parlare di omnicanalità in maniera diffusa, ma stiamo assistendo ai primi passi verso una multicanalità online più consapevole. Si tratta comunque per il nostro Paese di un segnale della centralità e del maggior grado di maturità dell’eCommerce, che lascia presagire un’integrazione sempre più solida tra l’offline e l’online.

*L’edizione 2021 dell'Osservatorio eCommerce B2c è realizzata con il supporto di Accenture Interactive; Adobe, Alpenite, AppQuality, Banca Sella, BRT Corriere Espresso, DHL Express Italy, Drop | e-business & love!, eBay, Fiege Logistics, GLS Corriere Espresso, GS1 Italy, Intesa Sanpaolo, LexisNexis Risk Solutions, LIFEdata, Mirakl, Nexi, Omnicom Media Group, PayPal Italia, Poste Italiane, PrestaShop, San Marino Mail Italia, SAP Customer Experience, Transcom; Akeneo, Energo Logistic, PAYBACK, STEF Italia

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La School of Management del Politecnico di Milano, costituita nel 2003, accoglie le molteplici attività di ricerca, formazione e alta consulenza, nel campo dell’economia, del management e dell’industrial engineering che il Politecnico porta avanti attraverso le sue diverse strutture interne e consortili. La Scuola ha ricevuto, nel 2007, il prestigioso accreditamento EQUIS.  Nel 2009 è entrata per la prima volta nel ranking del Financial Times delle migliori Business School europee.  Nel 2020 l’International Flex EMBA si posiziona tra i 10 migliori master al mondo nel Financial Times Online MBA Ranking. Nel 2013 ha ottenuto il prestigioso accreditamento internazionale da AMBA (Association of MBAs).  Dal 2015, la Scuola è membro di AACSB International - The Association to Advance Collegiate Schools of Business. La membership non implica l’accreditamento. La Scuola è presente inoltre nei QS World University Rankings con i programmi MBA.  Nel 2020, l’International Flex EMBA si posiziona al quinto posto nel QS Distance Online MBA Ranking. Nel 2017, la School of Management è la prima business school italiana a vedere riconosciuta la qualità dei propri corsi erogati in digital learning nei master Executive MBA attraverso la certificazione EOCCS (EFMD Online Course Certification System). La Scuola è membro PRME (Principles for Responsible Management Education), Cladea (Consejo Latinoamericano de Escuela de Administración) e QTEM (Quantitative Techniques for Economics & Management Masters Network). Fanno parte della Scuola: il Dipartimento di Ingegneria Gestionale e il MIP Graduate School of Business che, in particolare, si focalizza sulla formazione executive e sui programmi Master. Le attività della School of Management legate all’Innovazione Digitale si articolano in Osservatori Digital Innovation, che fanno capo per le attività di ricerca al Dipartimento di Ingegneria Gestionale, e Formazione executive e programmi Master, erogati dal MIP.
Gli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano nascono nel 1999 con l’obiettivo di fare cultura in tutti i principali ambiti di Innovazione Digitale. Oggi sono un punto di riferimento qualificato sull’Innovazione Digitale in Italia che integra attività di Ricerca, Comunicazione e Aggiornamento continuo. La Vision che guida gli Osservatori eÌ che l’Innovazione Digitale sia un fattore essenziale per lo sviluppo del Paese. La mission eÌ produrre e diffondere conoscenza sulle opportunità e gli impatti che le tecnologie digitali hanno su imprese, pubbliche amministrazioni e cittadini, tramite modelli interpretativi basati su solide evidenze empiriche e spazi di confronto indipendenti, pre-competitivi e duraturi nel tempo, che aggregano la domanda e l’offerta di Innovazione Digitale in Italia. Le attività sono svolte da un team di oltre 100 tra professori, ricercatori e analisti impegnati su più di 40 differenti Osservatori che affrontano i temi chiave dell'Innovazione Digitale nelle Imprese (anche PMI) e nella Pubblica Amministrazione: 5G & Beyond, Agenda Digitale, Artificial Intelligence, Big Data & Business Analytics, Blockchain & Distributed Ledger, Business Travel, Cloud Transformation, Cloud nella PA, Connected Car & Mobility, Contract Logistics “Gino Marchet”, Cybersecurity & Data Protection, Design Thinking for Business, Digital B2b, Digital Content, Digital Identity, Digital Procurement, Digital Transformation Academy, Droni, eCommerce B2c, eGovernment, Export Digitale, Fintech & Insurtech, Food Sustainability, HR Innovation Practice, Innovative Payments, Innovazione Digitale in Sanità, Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali, Innovazione Digitale nel Pharma, Innovazione Digitale nel Retail, Innovazione Digitale nel Turismo, Innovazione Digitale nelle PMI, Internet Media, Internet of Things, Mobile B2c Strategy, Multicanalità, Omnichannel Customer Experience, Professionisti e Innovazione Digitale, Quantum Technologies, Smart AgriFood, Smart Working, Smart Working nella PA, Space Economy, Startup Hi-tech, Startup Intelligence, Supply Chain Finance, Sustainable & Digital Beauty, Tech Company - Innovazione del Canale ICT, Transizione Industria 4.0.

Caricato il 31/05/2021

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