Osservatori.net Digital Innovation Politecnico di Milano

Gli effetti della pandemia frenano gli acquisti nel Turismo nel 2020 (l’eCommerce a -56% sul 2019), ma non il desiderio di viaggiare degli italiani

Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano

www.osservatori.net

COMUNICATO STAMPA

Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo 


A TTG Incontri 2020, i risultati della ricerca sullo sviluppo dei servizi turistici digitali


Gli effetti della pandemia frenano gli acquisti nel settore del Turismo nel 2020 (l’eCommerce segna un -56% sul 2019), ma non il desiderio di viaggiare degli italiani nel medio e lungo termine

 

Segui gli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano anche su Twitter: @Osserv_Digital
#OIDT20
#OsservatorioInnovaTurismo

#TTG2020

 

Rimini, 15 ottobre 2020 - Il 2020 è stato l’“annus horribilis” del Turismo. Dopo anni di forte crescita del settore, confermata anche nei primi mesi del 2020, la chiusura delle frontiere, le forti limitazioni alla mobilità e il divieto di assembramento hanno colpito a livello globale il settore. L’eCommerce Travel degli operatori con sede in Italia è calato del -56% e sceso a un valore complessivo di 4,8 miliardi di euro (1). I turisti mantengono però il forte desiderio di viaggiare, pur nel rispetto delle restrizioni e misure sanitarie e sempre più propensi a prenotazioni “last minute”.

Queste alcune delle evidenze presentate a TTG Travel Experience nell’evento annuale in cui l'Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of Management del Politecnico di Milano* presenta i primi risultati della ricerca volta a delineare il valore del digitale dell’industria dei viaggi e i trend di innovazione dell’offerta di servizi turistici.

Dopo un inizio d’anno estremamente promettente, con crescite che per diversi operatori arrivavano al +30% rispetto a gennaio e febbraio 2019, l’emergenza sanitaria ha sconvolto gli equilibri del settore. 

Il periodo estivo, in seguito all’allentamento delle misure, ha portato un po’ di ossigeno al settore anche se non per tutti gli attori della filiera” Dichiara Eleonora Lorenzini, Direttore dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo.L’ospitalità alberghiera, i trasporti di terra e di mare (via treno, bus, autonoleggi, traghetti) e le attrazioni hanno avuto qualche miglioramento negli indicatori del terzo trimestre, pur dovendo limitare gli accessi e il numero massimo di prenotazioni, riuscendo a mantenere mediamente il livello di fatturato in una forbice tra il 40% e il 60% rispetto al 2019. Lo stesso non si può dire per Tour operator, crociere e trasporto aereo che hanno registrato perdite superiori al 70%”.

La crisi, infatti, ha pesato su tutta la filiera ma in modo più grave sul turismo organizzato (Tour operator e Crociere, Network e Agenzie di viaggio), che hanno segnato perdite tra il 70 e il 90% rispetto all’anno precedente. Tra i comparti in cui l’impatto è stato meno pesante, invece, vi è l’ospitalità extra-alberghiera, sebbene anche in questo caso siano necessari dei distinguo. Mentre nelle destinazioni open air il calo è stato contenuto (in media intorno al 25%), nelle metropoli e nelle città d’arte la sofferenza è stata molto maggiore.

Tuttavia l’emergenza sanitaria non sembra aver intaccato il desiderio di viaggiare dei turisti.  Secondo una recente ricerca, infatti, il 33% degli italiani sta ipotizzando di andare in vacanza a Natale (2). Ovviamente a crescere è la tendenza al “last minute” sul fronte delle prenotazioni, a causa della forte incertezza e dei cambiamenti repentini che riguardano l’apertura delle frontiere.

L’emergenza sanitaria potrebbe aver modificato i comportamenti dei turisti non solo nel breve periodo (con il forte ricorso alle prenotazioni sotto data) ma anche in modo strutturale. Gli operatori hanno, infatti, registrato un deciso aumento delle prenotazioni effettuate tramite canali digitali diretti. Il journey si fa quindi sempre più digitale e non solo prima del viaggio, ma anche durante l’esperienza, per il maggiore ricorso a soluzioni per limitare la necessità di contatto (primo tra tutti il self check-in).

Più complessa, invece, è la situazione relativa al business travel: la ripresa estiva tra fine giugno e luglio si è rivelata molto marginale (con volumi inferiori al 5% rispetto all’anno scorso) (3) e tra le aziende sembra prevalere l’atteggiamento prudenziale di limitare i viaggi non strettamente necessari, almeno fino alla metà del 2021. Le nuove modalità di lavoro potrebbero, inoltre, aver modificato in modo strutturale la propensione a viaggiare.

Le leve per la ricostruzione del settore

Gli attori del turismo nell’ultimo anno hanno cercato di proteggere il proprio business e i propri stakeholder come possibile, da un lato riducendo la capacità produttiva e dall’altro rivedendo i rapporti di filiera e modificando i sistemi di offerta” aggiunge Filippo Renga, Direttore dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo Queste azioni sono necessarie ma non sufficienti a una vera ripartenza. Per essere veramente protetti bisognerà costruire su basi solide, con una nuova strategia di risk management e con un’offerta che sappia guardare alle nuove modalità di turismo e al tema della sostenibilità”.

Il Neverending Tourism, l’Holiday Working, la Sostenibilità

In una tale congiuntura, si aprono spazi per una ricostruzione dell’offerta nell’ottica di una estensione spazio-temporale dell’esperienza turistica sia fisica che digitale, o “Neverending Tourism”. 

Tra le possibili leve di azione, destinazioni e operatori possono sfruttare le possibilità offerte dal digitale per proporre esperienze virtuali, visite guidate, corsi o altre attività esperienziali online che anticipino o prolunghino nel tempo l’esperienza turistica, grazie anche all’eCommerce di prodotti legati al viaggio. Diverse startup e operatori consolidati hanno già iniziato a lavorare in questa direzione con risultati incoraggianti.

Un trend rilevante legato all’estensione spazio-temporale dell’esperienza turistica è l’holiday working, ovvero la possibilità di lavorare per brevi o lunghi periodi da luoghi di vacanza.  Il potenziale di mercato è importante: se in Italia nel 2019 solo il 5,7% degli occupati (1,3 milioni) utilizzava la propria abitazione come luogo di lavoro principale o secondario, le misure di Lockdown hanno proiettato oltre quota 8,2 milioni il bacino di potenziali smart worker nel nostro Paese (4). Questo fenomeno è comune per un’ampia fetta di lavoratori a livello internazionale e - se ben indirizzato - potrebbe avere effetti positivi in termini sia di indotto turistico che di destagionalizzazione.

Con il Covid-19, infine, un’amplificata attenzione ad aspetti come l’inquinamento e l’affollamento ha avuto e avrà ricadute importanti anche sul Turismo, in quanto saranno premiate le destinazioni e le pratiche ritenute più sostenibili, sia da un punto di vista ambientale che sociale, accentuando un trend già in corso prima dell’emergenza. Anche di questa crescente richiesta di sostenibilità sarà importante tenere conto nel rivedere value proposition e business model di operatori e destinazioni.

__________

1 Fonte Osservatorio eCommerce B2c Netcomm - Politecnico di Milano

Fonte Bollettino n.8, Ufficio Studi ENIT, 15/09/2020

Fonte Osservatorio Business Travel, interviste a un panel selezionato di grandi aziende che operano in Italia

Fonte Report Istat-Eurostat sul mercato del lavoro in Italia

***

* L’edizione 2020/2021 dell’Osservatorio è realizzata con il supporto di Allianz Global Assistance, Sicuritalia, TTG Travel Experience – Italian Exhibition Group; con il patrocinio di ADACI - Associazione Italiana Acquisti e Supply Management, ANESV-Federturismo, Associazione Startup Turismo, Assoturismo-Confesercenti, F.T.O. - Federazione del Turismo Organizzato e Fondazione ITS del Turismo e dell’Ospitalità - IATH Academy.




Ufficio stampa School of Management del Politecnico di Milano

Barbara Balabio
02 2399 9578

email barbara.balabio@osservatori.net

Skype barbara.balabio
www.osservatori.net

  

Ufficio stampa Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano

Mirandola Comunicazione

Daniele Gatti
daniele@mirandola.net

393 8108869 

Skype: daniele.gatti_1

La School of Management del Politecnico di Milano, costituita nel 2003, accoglie le molteplici attività di ricerca, formazione e alta consulenza, nel campo dell’economia, del management e dell’industrial engineering che il Politecnico porta avanti attraverso le sue diverse strutture interne e consortili. La Scuola ha ricevuto, nel 2007, il prestigioso accreditamento EQUIS.  Nel 2009 è entrata per la prima volta nel ranking del Financial Times delle migliori Business School europee.  Nel 2020 l’International Flex EMBA si posiziona tra i 10 migliori master al mondo nel Financial Times Online MBA Ranking. Nel 2013 ha ottenuto il prestigioso accreditamento internazionale da AMBA (Association of MBAs).  Dal 2015, la Scuola è membro di AACSB International - The Association to Advance Collegiate Schools of Business. La membership non implica l’accreditamento. La Scuola è presente inoltre nei QS World University Rankings con i programmi MBA.  Nel 2020, l’International Flex EMBA si posiziona al quinto posto nel QS Distance Online MBA Ranking. Nel 2017, la School of Management è la prima business school italiana a vedere riconosciuta la qualità dei propri corsi erogati in digital learning nei master Executive MBA attraverso la certificazione EOCCS (EFMD Online Course Certification System). La Scuola è membro PRME (Principles for Responsible Management Education), Cladea (Consejo Latinoamericano de Escuela de Administración) e QTEM (Quantitative Techniques for Economics & Management Masters Network).
Fanno parte della Scuola: il Dipartimento di Ingegneria Gestionale e il MIP Graduate School of Business che, in particolare, si focalizza sulla formazione executive e sui programmi Master. Le attività della School of Management legate all’Innovazione Digitale si articolano in Osservatori Digital Innovation, che fanno capo per le attività di ricerca al Dipartimento di Ingegneria Gestionale, e Formazione executive e programmi Master, erogati dal MIP.
Gli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano nascono nel 1999 con l’obiettivo di fare cultura in tutti i principali ambiti di Innovazione Digitale. Oggi sono un punto di riferimento qualificato sull’Innovazione Digitale in Italia che integra attività di Ricerca, Comunicazione e Aggiornamento continuo. La Vision che guida gli Osservatori è che l’Innovazione Digitale sia un fattore essenziale per lo sviluppo del Paese. La mission è produrre e diffondere conoscenza sulle opportunità e gli impatti che le tecnologie digitali hanno su imprese, pubbliche amministrazioni e cittadini, tramite modelli interpretativi basati su solide evidenze empiriche e spazi di confronto indipendenti, pre-competitivi e duraturi nel tempo, che aggregano la domanda e l’offerta di Innovazione Digitale in Italia.
Le attività sono svolte da un team di oltre 100 tra professori, ricercatori e analisti impegnati su più di 40 differenti Osservatori che affrontano i temi chiave dell'Innovazione Digitale nelle Imprese (anche PMI) e nella Pubblica Amministrazione: 5G & Beyond, Agenda Digitale, Artificial Intelligence, Big Data & Business Analytics, Blockchain & Distributed Ledger, Business Travel, Climate Finance, Cloud Transformation, Cloud nella PA, Connected Car & Mobility, Contract Logistics “Gino Marchet”, Cybersecurity & Data Protection, Design Thinking for Business, Digital B2b, Digital Content, Digital Identity, Digital Transformation Academy, Droni, eCommerce B2c, eGovernment, Export Digitale, Fintech & Insurtech, Food Sustainability, HR Innovation Practice, Industria 4.0, Innovative Payments, Innovazione Digitale in Sanità, Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali, Innovazione Digitale nel Retail, Innovazione Digitale nel Turismo, Innovazione Digitale nelle PMI, Internet Media, Internet of Things, Mobile B2c Strategy, Multicanalità, Omnichannel Customer Experience, Professionisti e Innovazione Digitale, Smart AgriFood, Smart Working, Space Economy, Startup Hi-tech, Startup Intelligence, Supply Chain Finance, Sustainable & Digital Beauty, Tech Company - Innovazione del Canale ICT.

Caricato il 15/10/2020