Università Cattolica del Sacro Cuore

L’Africa corre e attira nuovo business

L’Africa corre e attira nuovo business

Il PIL africano registra ogni anno un incremento del 4,5% e l'area sub-sahariana è seconda solo alla Cina per la crescita. Le opportunità offerte agli imprenditori italiani saranno presentate giovedì 17 marzo durante una lezione aperta promossa dal master in Economia e gestione degli scambi internazionali

Milano, 16 marzo 2016 – Aumentano le opportunità di business nel continente africano. Anche per l’Italia. A fare da traino il periodo di straordinaria crescita economica che da oltre 15 anni sta attraversando l’Africa, soprattutto nell’area subsahariana.

Le grandi opportunità di sviluppo per il business italiano - sia in termini di investimenti sia di relazioni commerciali - saranno al centro di una lezione aperta dal titolo “Il continente africano: le opportunità di crescita per il  business italiano”, organizzata dal master in Economia e gestione degli scambi internazionali (Megsi) giovedì 17 marzo alle 14 nell’Aula NI. 110 dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (via Nirone 15, Milano). All’incontro, introdotto da Federica Poli, direttrice del master; interverranno Aldo Pigoli, docente di Storia dell’Africa contemporanea all’Università Cattolica, e Ivano Gioia, desk Africa sub sahariana dell’ufficio studi economici di SACE (Sezione speciale per l’Assicurazione del Credito all'Esportazione).

L’evento si concluderà con la testimonianza di Michele Carbone, Fondatore e Partner di Mistral International Sarl. L’imprenditore racconterà la sua esperienza di ideatore in Senegal di una startup che, valorizzando l’ambiente e l’ecosistema del territorio, ha l’obiettivo di diventare la prima azienda agricola del Paese, in grado di offrire lavoro ai giovani, riservando una quota importante al lavoro femminile.

Le potenzialità offerte dal territorio africano sono enormi e solo in piccola parte sfruttate rispetto ad altre aree del pianeta, per questo gli operatori italiani sono attivi da anni in varie realtà economico-commerciali africane. La nuova frontiera si traduce nella capacità delle aziende italiane di esplorare le potenzialità offerte da questo continente ed approfondirne la conoscenza.

La crescita del continente africano

Nonostante il rallentamento dell'economia mondiale e il conseguente declino dei tassi di crescita del PIL continentale a partire dal 2014, l’Africa sub-sahariana è l’area al mondo che cresce di più dopo l’area asiatica. Le stime del Fondo Monetario Internazionale danno un tasso di crescita del PIL annuo superiore di circa il 4,5%, con diversi paesi africani le cui economie sono in costante espansione.

La crescita economica del continente africano negli ultimi anni va principalmente attribuita alla domanda globale di materie prime, proveniente soprattutto dai grandi paesi emergenti. Le potenzialità offerte dal territorio africano sono da questo punto di vista enormi ed ancora solo in piccola parte sfruttate rispetto ad altre aree del pianeta. A ciò vanno aggiunti fattori quali la graduale apertura dei mercati africani, con una maggiore capacità di attrazione di Investimenti Diretti Esteri e di sviluppo di operazioni commerciali e finanziarie, un'accresciuta stabilità politico-istituzionale e affermazione dei processi di democratizzazione in diversi paesi; una serie di processi di integrazione politico-economica e di sviluppo infrastrutturale che stanno migliorando l'ambiente del business africano.

Nonostante ciò, buona parte delle economie africane, anche di quelle più dinamiche, continua a soffrire di una strutturale dipendenza economico-commerciale con l'estero (basta considerare che meno del 20% degli scambi commerciali dei paesi africani si sviluppa all'interno del continente. Il recente rallentamento della domanda mondiale e il conseguente abbassamento dei prezzi sui mercati internazionali rappresenta quindi una minaccia per diversi paesi che fanno dell'export di materie prime una fonte prioritaria dei budget nazionali.

Il lavoro continua con ALTIS

La lezione aperta del Megsi va ad arricchire le numerose attività che da alcuni anni l’Università Cattolica realizza per promuovere iniziative e percorsi didattici con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di imprese nazionali nel territorio africano. Tra queste rientrano le attività dell’Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica (Altis) che, dalla sua nascita nel 2005, favorisce la diffusione di una cultura del management responsabile attraverso ricerche, corsi di formazione, progetti e rapporti con le imprese. Negli oltre 10 anni di attività, ha creato una rete di importanti partnership sia nazionali sia internazionali con le quali realizza progetti e prodotti formativi compatibili con l’attività lavorativa e orientati a fornire solide competenze e strumenti concreti. Altis si è inoltre distinta in tema di impact entrepreneurship per aver dato vita a una rete di Executive MBA realizzati nel continente africano in partnership con università locali. Tali EMBA accompagnano giovani startupper e mobilitano imprese, finanziatori e istituzioni al fine di promuovere nuovi business a forte valenza sociale e ambientale. Le operations e lo sviluppo degli EMBA africani sono affidati alla Fondazione E4impact di cui l’Università Cattolica è ente fondatore.

 

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Caricato il 16/03/2016

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