Università Cattolica del Sacro Cuore

Università Cattolica: l’Estremo Oriente a portata di mano

Università Cattolica: +90% le partenze per la Cina

In cinque anni è salita del 28% la scelta del cinese a Lingue e le partenze degli studenti per la Cina registrano un +90%. Oggi il gigante asiatico è diventata una destinazione raggiungibile, una realtà che si può conoscere e frequentare facilmente

Milano, 9 aprile 2015 - Il legame tra Università Cattolica e Cina è sempre più stretto. Lo dimostra la percentuale del numero di studenti che scelgono il cinese come una delle due lingue primarie dei corsi di laurea della facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere, salita al 28% nel giro degli ultimi cinque anni. Come pure l’intensificarsi degli scambi universitari: in un quinquennio le partenze con destinazione Cina per periodi di studio, tesi o lavoro hanno sfiorato la quota del + 90%.

L'istituto Confucio dell’Università Cattolica ha giocato un ruolo fondamentale nel consolidamento del legame tra Italia e Cina. «Per limitarci solo all’esperienza dei corsi di lingua organizzati dal Confucio in Cattolica – afferma la professoressa Elisa Giunipero, docente di Storia della Cina contemporanea alla facoltà di Lettere e filosofia e nuova direttrice dell’Istituto Confucio dell’Università Cattolica – nel 2014 abbiamo  avuto un aumento dei frequentanti pari al 40% rispetto al 2013. Nei primi cinque anni di attività abbiamo attivato in media 10 corsi ogni semestre nella sede di Milano - inclusi corsi di Business Chinese - e due nella sede di Piacenza. Siamo inoltre centro di certificazione linguistica attraverso il Chinese Proficiency test (HSK), con una media di 600 esami ogni anno, sostenuti, non solo da studenti dell’Istituto Confucio, ma da persone provenienti da tutta la Lombardia».

La professoressa Elisa Giunipero descrive così la crescente attrazione che il gigante asiatico esercita sul nostro Paese: «Dopo un lungo tempo in cui si è guardato alla Cina come a un mondo misterioso, lontano, esotico e un periodo più recente in cui si è vista l’esperienza della Repubblica popolare cinese di Mao come un modello rivoluzionario alternativo ad altri, oggi possiamo dire che la Cina finalmente è diventata un Paese molto più vicino. Un mondo che si può conoscere e frequentare facilmente».

Lo studio del Cinese interessa, dunque, un numero sempre più elevato di studenti. «Entrare in un universo espressivo completamente diverso dal proprio, è quanto mai affascinante – continua la direttrice dell’Istituto Confucio dell’Università Cattolica –. Pensiamo solo alla sfida di imparare un sistema di scrittura così antico e straordinario. Questa lingua non è una barriera, è una lingua che, come tutte altre, si può imparare bene se si studia con metodo». Per sostenere questa curiosità per la Cina, in questi anni i corsi di lingua cinese a ogni livello offerti dall’Istituto Confucio sono costantemente aumentati. Inoltre entro quest’anno saranno attivati corsi di lingua e cultura cinese anche a Brescia.

Non mancano ovviamente studenti cinesi che scelgono l’Università Cattolica per studiare in Italia. Lo scorso anno accademico erano 30. «La facoltà di Lettere della Cattolica – spiega la professoressa Giunipero –accoglie, in particolare, studenti cinesi interessati ad approfondire la conoscenza della lingua, della cultura, dell’arte e della letteratura italiana. La partnership del Confucio con la Beijing Language and Culture University, una delle poche università cinesi dove si studiano la lingua e la cultura italiana, facilita questo tipo di scambio».

Tra i vari progetti che in futuro la professoressa Elisa Giunipero intende potenziare alla guida dell’Istituto Confucio, figura lo sviluppo di una serie di ricerche multidisciplinari che in una prospettiva interculturale permettano di mettere a fuoco l’interazione della Cina – di ieri e di oggi – con l’Europa, a partire dallo studio delle antiche relazioni culturali ed economiche tra il continente euroasiatico e il nostro paese, dai tempi dell’impero romano a oggi.

Quindi, non solo studio della lingua cinese, ma anche studio della cultura cinese, con particolare attenzione alla ricerca scientifica. L’Istituto Confucio, con la sua offerta di competenze sinologiche, rappresenta un ente qualificato per fornire quel bagaglio di strumenti indispensabili per affrontare le sfide e le opportunità che la Cina ci pone davanti.

 

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Caricato il 09/04/2015

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