Team per la Trasformazione Digitale - Presidenza Consiglio dei Ministri
Perché la sicurezza informatica non è una questione di bianco e nero
Perché la sicurezza informatica non è una questione di bianco e nero
La “responsible disclosure” - tra hacker etici e non
by Giovanni Bajo (Relazioni sviluppatori) e Gianluca Varisco (Cybersecurity)
Questo l'incipit del post di Medium
Partiamo con questo post da un tema non facile da trattare, ma che è anche quello che ci sta più a cuore di tutti e che si è guadagnato il primo posto nel nostro manifesto (e se non l’avete ancora letto, potete ripescarlo nel primo post di Diego Piacentini sul Team per la Trasformazione Digitale):
Sicurezza e privacy sono i principi più importanti; mai, per nessuna ragione, scenderemo a compromessi
Ma tanto per iniziare, che cosa si intende per sicurezza nel mondo dei siti o dei software?
via GIPHY
Negli ultimi anni, sentiamo spesso parlare di account rubati, password rivelate, carte di credito a rischio. Non esiste software che si possa considerare “sicuro”.
La sicurezza non riguarda dicotomie, non si misura in bianco e nero, ma si rivaluta sempre in ogni istante: un software che si considera sicuro oggi, potrebbe rivelarsi improvvisamente inadeguato, nel caso in cui qualcuno vi trovasse una vulnerabilità. Per questo esistono solo livelli di sicurezza, e quello di un software dipende da molteplici fattori come la tipologia dell’attaccante o il budget a sua disposizione.
Marisandra Lizzi Comunicazione e PR Email: marisandra@teamdigitale.governo.it Twitter: @marisandralizzi Facebook: marisandra.lizzi |
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Caricato il 21/12/2016
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