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INTERNET È SEMPRE PIÙ MOBILE

 COMUNICATO STAMPA

Osservatori – Politecnico di Milano

www.osservatori.net

 

Diminuiscono i ricavi dei servizi di telecomunicazione mobile delle Telco (-3%), anche a causa della crisi. Le Telco puntano sempre di più sulla connettività mobile a banda larga per cellulari e altri dispositivi portatili (notebook, netbook, iPad, eBook). Il Mobile Internet cresce del 17% e oggi i mobile surfer sono già oltre 10 milioni secondo comScore, erano 6 milioni a inizio 2009. Entrano nell'arena competitiva Mobile nuovi protagonisti culturali - Apple e Google in primis - spingendo innovazioni che rendono il mondo del telefono cellulare sempre più vicino a quello dell'internet Pc-centrico.

 

INTERNET è SEMPRE PIù MOBILE

IN POCHI ANNI I MOBILE SURFER ITALIANI SARANNO PIÙ DEI NAVIGATORI DA PC

 

Guardano con particolare attenzione a queste evoluzioni le Media company, che stanno sperimentando nuovi modelli di business abilitati dal Mobile Internet e dagli Application store, anche per cercare di compensare il forte calo di ricavi registrato nel 2009 (-9%), tutto imputabile alla componente tradizionale che ha bruciato in un anno oltre 2 miliardi di Euro, a fronte di una crescita di 500 milioni di Euro della componente digitale.

 

Milano, 7 Giugno 2010 – Si è svolto oggi presso l’Aula de Carli del Campus Bovisa del Politecnico di Milano il Convegno “Mobile Content & Internet: in gioco nuovi business model”, promosso dall'Osservatorio Mobile Content & Internet della School of Management del Politecnico di Milano (www.osservatori.net) in collaborazione con l'ICT Institute e il MEF - Mobile Entertainment Forum. (*)

 

Nel 2009 i ricavi degli operatori di telefonia derivanti dai servizi di telecomunicazione mobile sono diminuiti del 3%, passando in termini assoluti da 21.759 a 21.135 Milioni di Euro, per effetto di dinamiche di segno contrastante. Da un lato, aumentano i servizi di connettività mobile a banda larga relativi sia ai telefonini, il cosiddetto Mobile Internet, che cresce del 17%, sia alle Internet Key e Connect Card per notebook e netbook, che crescono del 26%. Dall’altro lato, diminuiscono i servizi più tradizionali come voce (-4%) e messaggistica sms/mms (-2%), ma anche i servizi più innovativi – e più lontani dal DNA delle Telco – come la vendita di Mobile Content (informazioni, giochi, video, musica, loghi, suonerie, ecc.) e la raccolta pubblicitaria (Mobile Advertising).

 

Questi numeri  - ha dichiarato Filippo Renga, Responsabile Ricerca Mobile Content & Internet della School of Management del Politecnico di Milano -  evidenziano chiaramente la strada maestra su cui gli operatori di telefonia mobile stanno puntando: se fino a ieri sembravano voler presidiare direttamente anche l’offerta di contenuti e la gestione della pubblicità sul canale Mobile, oggi preferiscono puntare a generare ricavi dalla Mobile broadband, ed in particolare dalla sua componente più innovativa rappresentata dal Mobile Internet. Si è, infatti, oramai innescato nel mercato del Mobile Internet un circolo virtuoso spinto da diversi fattori: l’introduzione da parte di tutti gli operatori di interessanti piani tariffari Flat (+68% di ricavi da Tariffe Flat nel 2009); i notevoli investimenti in comunicazione verso il mercato; gli accordi tra gli operatori di telefonia e i principali brand del Web (social network, in particolare); la sempre maggiore diffusione di smartphone con una buona capacità di navigazione. Questi fattori spingono un numero crescente di utenti verso il Mobile Internet (abbiamo già superato i 10 milioni di utenti unici al mese), inducendo a loro volta un numero sempre maggiore di Content provider (Web Company, Media Company, ecc.) a sviluppare un’offerta di contenuti ottimizzata per la fruizione in mobilità.”

 

A fronte di questo buon andamento del Mobile Internet, crolla, invece, del 20% la vendita dei contenuti per cellulari per effetto di fenomeni opposti: il declino di alcuni comparti di offerta più tradizionali (come i loghi, le suonerie, i giochi java, i servizi Sms di Infotainment, ecc.), che bruciano nel 2009 oltre 160 milioni di euro; la notevole crescita dei nuovi comparti di offerta abilitati dal paradigma del Mobile Internet e degli Application store, che generano tuttavia ricavi ancora estremamente contenuti in valore assoluto (ben poche decine di milioni di euro).

 

Ma al di là dei piccoli numeri in gioco, il nuovo paradigma del Mobile Internet e degli Application store si sta rivelando un potente laboratorio di innovazione digitale, in cui stanno avvenendo alcune importanti sperimentazioni di nuovi modelli di business: il lancio delle applicazioni a pagamento, le prime forme pay di abbonamento all’utilizzo delle applicazioni, l’uso dell’in-app billing per fare acquistare contenuti o servizi aggiuntivi all’interno delle applicazioni, i primi modelli di offerta freemium su Mobile Internet (basati sui sistemi di billing degli operatori) e la vendita di pubblicità nelle applicazioni.

 

Questi nuovi modelli di business sono abilitati dalle importanti trasformazioni in atto nel mondo degli smartphone, in cui si sono affermate come nuovi protagonisti culturali aziende molto diverse da quelle tradizionali: Apple, in primis, che, con il lancio dell’iPhone, ha dato inizio al nuovo paradigma del Mobile Internet e degli Application store, e Google, che con il sistema operativo Android, ha fatto il suo ingresso “prepotente” nel mondo Mobile.

 

“Siamo convinti  - ha concluso Andrea Rangone, Responsabile Scientifico Osservatorio Mobile Content & Internet della School of Management del Politecnico di Milano -  che tutte queste innovazioni che stanno avvenendo in ambito Mobile, sia a livello di modelli di business che di soluzioni tecnologiche, condizioneranno pesantemente nei prossimi anni anche il mondo dell’Internet “tradizionale”: basti pensare che, con il lancio dell’iPad, il modello degli Application store viene introdotto anche nel comparto dei notebook e dei netbook, con conseguenze – ne siamo convinti – rivoluzionarie nei prossimi anni. Guardano con particolare attenzione a queste innovazioni le aziende Media che, dopo aver “bruciato” nel 2009 oltre 2 miliardi di euro nei comparti tradizionali (carta stampata, Tv analogica, ecc.), sperano  ora di trovare nei nuovi canali digitali nuove fonti di ricavo, sia dalla vendita di contenuti premium che da nuovi formati di pubblicità.”

 

(* ) L’edizione 2010 dell'Osservatorio è stata realizzata in collaborazione con l’ICT Institute e il MEF – Mobile Entertainment Forum e con il supporto di: 3 Italia, AssoCSP – Associazione dei Content Service Providers, Buongiorno, comScore, Dada, David2, Doxa, Ericsson, GfK Retail and Technology Italia, Il Sole 24 ORE, Interactive Media, Gruppo Editoriale L’Espresso – Divisione Digitale, MAG Consulenti Associati, mBlox, Neo Network, Neomobile, Qualcomm, Rai, RCS Digital, Reply, RTI Interactive Media, SEAT Pagine Gialle, ShinyStat, SKY Italia, T-Net Consulting, TechnoConsumer, Gruppo Telecom Italia, Ubiquity, Vodafone Italia, Wind Telecomunicazioni.

 

Per ulteriori informazioni:

 

School of Management Politecnico di Milano

Barbara Balabio

Tel.: 02 2399 9578

email barbara.balabio@polimi.it

Skype barbara.balabio

Mirandola Comunicazione

Marisandra Lizzi

Tel.: 0524/574708 - 348/3615042

email marisandra@mirandola.net

Skype marisandralizzi

 

 

La School of Management del Politecnico di Milano, con oltre 240 docenti, e circa 80 fra dottorandi e collaboratori alla ricerca, dal 2003 accoglie le molteplici attività di ricerca, formazione e alta consulenza, nei campi del management, dell’economia e dell’industrial engineering che il Politecnico porta avanti attraverso le sue diverse strutture interne e consortili. Fanno parte della Scuola il Dipartimento di Ingegneria Gestionale, le Lauree e il PhD Program di Ingegneria Gestionale e il MIP, la business school del Politecnico di Milano. La School of Management ha ricevuto nel 2007 l’accreditamento EQUIS. Gli Osservatori ICT & Management della School of Management del Politecnico di Milano (www.osservatori.net) vogliono offrire una fotografia accurata e continuamente aggiornata sugli impatti che le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) hanno in Italia su imprese, pubbliche amministrazioni, filiere, mercati, ecc. Gli Osservatori sono ormai molteplici e affrontano in particolare tutte le tematiche più innovative: B2b - eProcurement e eSupply Chain, Banche 2.0, Business Intelligence, Canale ICT, eCommerce B2c, eGovernment, Enterprise 2.0, eProcurement nella PA, Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione, Gestione Strategica dell’ICT, Gioco online, ICT Accessibile e Disabilità, ICT in Sanità,  ICT nel Real Estate, ICT Strategic Sourcing, ICT & CIO nel Fashion-Retail, ICT & PMI, ICT & Utility, Information Security Management,  Intelligent Transportation Systems, Mobile Content & Internet, Mobile Finance, Mobile Marketing & Service, Mobile & Wireless Business, Multicanalità, New Tv & Media, NFC & Mobile Payment, RFId, Social Network.

Caricato il 07/06/2010