ARTODAY

The Wall Project No. 1 #MANUELFOIS

ARTODAY e Galleria Angelo della Pergola 1

presentano

 

The Wall Project

a cura di Federico Montagna e Myriam Kühne-Rauner

  

Inaugurazione: Lunedì 24 settembre 2018, ore 19.00 – su invito

dal 25 settembre al 4 ottobre 2018 – aperta al pubblico

 

Keywords:

DIGITALE-REALE, SOCIAL MEDIA-ARTE, DESIGN-EMERGENTI

 

Dove:

Via Angelo della Pergola 1, Milano

Quartiere Isola (M5)

 

  

The Wall è il nuovo progetto espositivodi Federico Montagna, managing director di Artoday & digital curator, e la designer tedesca Myriam Kuehne Rauner,che coinvolge i migliori talenti emergenti dell’arte contemporanea internazionale. Una finestradove un artista al mese si presenterà al pubblico milanese attraverso un'unica opera, inedita, mai esposta e mai divulgata prima, che apparirà sul wall in galleria Angelo della Pergola 1.

Più che un muro quindi, un displayanalogicosopra il quale l’artista condivide e svela (come se fosse sulla bacheca del suo profilo Instagram)  le sue ultime ricerche, pratiche ed espressioni del suo lavoro. Non un’immagine digitale però, passeggiera e impalpabile, ma vera e reale che l’artista condivide non con i suoi followers ma con un pubblico vero presente in sala. Senza hashtag, anzi, ne lascia lui uno scritto sul muro.

 

The Wall Project No. 1 #MANUELFOIS

Nato a Cagliari nel 1995, Manuel Fois approfondisce la sua ricerca artistica a Londra, dove dal 2016 indaga il rapporto fra immagine, musica e suono. La sua pratica si fonda sulla ricerca del linguaggio glitch teoria dell’estetica dell’errore attingendo dalla cimatica, scienza che studia le forme prodotte dalla vibrazione delle onde sonore, per convertire in immagini, mediante strumenti digitali, i suoni registrati in luoghi differenti, tra interni ed esterni, e trasferirli su tela. Con un approccio analitico-concettuale, l’artista elabora le tracce audio ottenute, il tutto con l’ausilio di grafite di diversa durezza. Il risultato è una serie di lavori estremamente rigorosi di matrice concreta, con suggestioni inerenti al filone di pittura analitica degli Anni Settanta, che confluiscono nella New Aesthetic londinese, linguaggio visivo che, attraverso la tecnologia digitale, mira alla fusione tra virtuale e reale.

“Il mio lavoro consiste in un’analisi pittorica di alcune manifestazioni sonore convertite in immagini tramite uno specifico software. Con un sistema di microfoni mi reco in luoghi diversi e, così facendo, compio delle osservazioni sonore. In studio rielaboro le tracce audio e ottengo degli spettri, dei grafici: quelle sono le mie immagini di partenza e costituiscono la base per tutte le installazioni e i lavori pittorici”.

ARTODAY: da Instagram alle mostre

ARTODAY, realtà consolidata e riconosciuta online per la condivisione e il racconto dei migliori artisti emergenti internazionali, affianca alla pagina Instagramun nuovo sito esperienziale (www.artoday.it) e si “manifesta” offline iniziando ad organizzare una serie di mostre.

In poco più di un anno, sono oltre 150 gli artisti (da Londra a Taiwan, da vincitori di premi riconosciuti a veri e propri artisti emergenti) che sono entrati a far parte del progetto di Artoday. La loro partecipazione consiste nel pubblicare le proprie opere con un format editoriale semplice ed innovativo basato su un “trittico” (tre post al giorno), di un unico artista, dedicato al racconto della sua opera. Questo format pulito e curato, diventa in pochi mesi dal lancio un prodotto editoriale riconoscibile in un caleidoscopio psichedelico come Instagram. Artoday passa così da essere una pagina, come migliaia di altre, ad essere un punto di riferimento per gli addetti ai lavori: artisti, giornalisti, gallerie e galleristi hanno trovato, nel marchio di Artoday, un’impronta fresca e innovativa, diversa dalle altre. Guidata da un “art hunter” digitale giovanissimo diventa una piattaforma seguita da oltre 11.000 follower grazie alla quale inizia una fertile relazione con l’ecosistema dell’arte, che porta il progetto dalla rete al mondo reale, dalla pagina digitale al muro, dall’hashtag alla brand art experience.

Federico Montagna – Digital Curator

Giovane 23enne milanese, che durante il suo percorso all’Università IULM di Milano dove frequenta il corso di Laurea in Arte, Design e Spettacolo, decide di creare una pagina Instagram notando che qualcosa mancasse nel panorama artistico. Crea così una piattaforma che raccoglie le opere e le storie di artisti emergenti riconosciuti da critica e curatori internazionali. Un profilo Instagram senza la pretesa di fare numeri. Ma, nonostante questo, i numeri arrivano da soli: la pagina inizia ad essere seguita da veri appassionati di arte contemporanea e diventa in un anno una “curatela digitale”, internazionale (il 70% dell’utenza è straniera, il 40% dagli USA). La pagina diventa un vero e proprio luogo che colleziona opere in maniera selettiva, dove l’artista si racconta attraverso un post raccogliendo anche feedback da collezionisti, artisti e galleristi.

Dall’essere una piccola ricerca personale, la pagina diventa una vera professione. Nel frattempo Federico si laurea con una tesi su quello che sta piano piano diventando il suo lavoro: ARTODAY. Iniziando a lavorare con un team di 5 ragazzi appassionati d’arte, e diversi tra loro per competenze e studi, il progetto prende una marcia in più: la pagina Instagram passa i 10mila utenti, senza mai aver fatto pubblicità, lancia il sito e inizia ad organizzare mostre, sfruttando una delle aree più “cool” ed emergenti d’Europa, il quartiere Isola di Milano. Questo è il contesto in cui nasce The Wall Project.

Myriam Kühne-Rauner – Designer 

Figlia di un designer tessile, Myriam è di nazionalità tedesca e scopre presto il suo amore per l’Italia e per l’Interior Design.

Dopo aver studiato giurisprudenza, occupa per molti anni un posto nel management per un fondo immobiliare internazionale a Milano. All’età di 43 anni realizza il suo sogno di occuparsi unicamente di Design, iscrivendosi all’Istituto Europeo di Design - IED di Milano. Subito dopo la laurea in Interior Design crea il suo marchio"m2kr"ed espone a novembre 2017 la sua prima collezione di oggetti di design che rispecchiano il concept di "Functional Aesthetics".

Lavora ed espone le sue opere nella Galleria "Angelo della Pergola 1" in Zona ISOLA a Milano. Un’ex autofficina che è stata trasformata, grazie a linee minimaliste e chiare, in showroom e galleria, dove ospita regolarmente anche esposizioni di designer di settori diversi.

 

 

 

Per maggiori informazioni:
info@artoday.it
design@angelodellapergola1.com

 

Caricato il 24/09/2018

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