Associazione Progetto Marzotto

PREMIO MARZOTTO: INTERVISTA A DAVIDE FRANCESCHETTI – DIRECTOR DI SOLWA

SOLWA

Prodotto volto a desalinizzare e rendere potabile l’acqua, basandosi esclusivamente sull’utilizzo di energie rinnovabili. In un sistema isolato come quello di una serra, SOLWA imita il ciclo naturale dell’acqua (evaporazione e condensazione), forzandolo per aumentarne resa ed efficienza.

 

Intervista a Davide Franceschetti, Founder Solwa

Vincitore Premio Impresa del Futuro (250.000 euro)

Seconda edizione Premio Gaetano Marzotto – Anno 2012

 

1) Da dove arriva l’idea fondativa della vostra startup? Quale tipo di esigenza risolve?

Durante gli studi accademici presso la Facoltà di Scienze Ambientali dell’Università degli Studi di Padova, Paolo Franceschetti ha iniziato a pensare e realizzare un progetto che utilizzasse l’energia del sole per potabilizzare l’acqua. È un processo che avviene ogni giorno in natura, ovvero l’evaporazione dell’acqua del mare. Questo processo noi lo abbiamo “rinchiuso” in una sorta di ‘serra solare’… chiamata SolWa.
Questa nuova tecnologia permette di risolvere il problema della potabilizzazione dell’acqua salina o inquinata nelle zone depresse del Pianeta (in particolare nei Paesi in Via di Sviluppo). Il nostro progetto funziona quindi con due elementi naturali e gratuiti: sole e acqua!

Il Premio Gaetano Marzotto, Impresa del Futuro, ci ha permesso di ottimizzare la Tecnologia Solwa per migliorare questo ed altri processi.

 

2) Nella fase iniziale avete utilizzato le competenze di qualche incubatore o acceleratore?

Siamo nati nel 2012 e dopo pochi mesi ci siamo trasferiti all’interno del Parco Scientifico e Tecnologico di Venezia, il VegaPark. Qui a tutt’oggi abbiamo spazi a nostra disposizione.

  

3) Ci date una breve descrizione dell’attuale sviluppo della tecnologia, del prodotto o del servizio ed eventuali aggiornamenti sui brevetti/proprietà intellettuale del progetto?

Il brevetto iniziale era relativo all’estrazione di acqua da matrici acquose inserite in una serra solare. Con il tempo abbiamo ampliato il campo di azione e lo abbiamo applicato e traslato anche alla risoluzione di altre problematiche, sfruttando il medesimo principio: otteniamo da un lato acqua potabile e dall’altro l’essicazione dei prodotti. Per cui da un unico brevetto, stiamo adattando la Tecnologia Solwa anche ai processi di essiccazione. I prodotti finora pensati:

SolWa: una serra solare che è in grado di depurare acque inquinate e salate;

CoolWa: sistema di produzione di acqua potabile in mare;

DigeWa: sistema in grado di asportare la parte acquosa del digestato in uscita dagli impianti di digestione anaerobici, utilizzati per la produzione di biogas;

DryWa: sistema integrato (container navale da 20 piedi) al cui interno vengono trattati i fanghi biologici derivanti dai processi depurativi delle acque;

FoodWa: sistema in grado di essiccare gli alimenti;

IrriWa: sistema integrato di depuratori/desalinizzatori d’acqua e serre agricole;

WastWa: sistema integrato in grado di trattare in loco il percolato di discarica sfruttando l’unione di diverse tecniche a basso apporto energetico;

WoodWa: sistema di essiccazione di biomasse ligno-cellulosiche.

  

4) Quali tipi di attività vi ha consentito di realizzare il Premio vinto con Associazione Progetto Marzotto? Avete ottenuto altri finanziamenti?

L’apporto economico del Premio Gaetano Marzotto ci ha permesso di realizzare e migliorare l’idea iniziale. Senza questo Premio non avremmo potuto creare la nostra prima soluzione e da quella fare sperimentazione per le successive implementazioni. Il Premio Gaetano Marzotto non è solo un premio economico, ma anche e soprattutto una ottimale occasione per sviluppare network di altissimo profilo. Abbiamo vinto anche 30 mila euro del Premio Working Capital, il programma di Telecom Italia SpA a sostegno delle startup. In questi anni altri piccoli finanziamenti sono arrivati dalla Camera di Commercio di Venezia come contributo spese per piccoli progetti o per eventi da noi organizzati nel territorio.

  

5) Avete partecipato a qualche competizione?

È dal 2010 che partecipiamo a concorsi e premi, dai quali riceviamo menzioni, targhe ed inviti a presentare le nostre soluzioni in prestigiosi Meeting nazionali ed internazionali. Già nel 2015 abbiamo ricevuto ottimi riconoscimenti: Solwa è infatti vincitrice dell’edizione 2015 di Global Social Venture Competition e rappresenterà l’Italia a Berkeley in California (USA). Sempre quest’anno siamo candidati all’Index Design to Improve Life Award (Danimarca) e siamo fra le Aziende selezionate per la prestigiosa mostra itinerante “Quale industria per il nostro futuro” della Fondazione Rosselli. Localmente abbiamo organizzato “Aspettando l’EXPO”, un Festival Culturale sulle tematiche dell’alimentazione e sul diritto all’acqua in collaborazione con Cesvitem Onlus ed il Contributo della Camera di Commercio di Venezia. Sul nostro sito internet (www.solwa.it) sono riportati tutti gli Eventi e gli Awards dal 2010 ad oggi.

  

6) Quali sono le principali difficoltà che dovete affrontare e quali saranno i prossimi sviluppi?

Dopo aver vinto il Premio Gaetano Marzotto ed aver potuto realizzare i nostri primi prototipi di SolWa, si è prospettata la necessità di industrializzare e commercializzare i prodotti. Per sostenere questo percorso, servivano capitali ed esperienza. Da dicembre 2014 Solwa Srl ha aperto il proprio Capitale Sociale proprio per favorire l’entrata di nuovi Soci che aiutassero l’Azienda a compiere questo importante salto. Da dicembre il Gruppo Santex è entrato nella compagine sociale di Solwa Srl. Il passaggio è stato accolto con molto entusiasmo ed ottimismo: si è passati da un contesto di giovane startup innovativa a pensare da grande azienda. Adesso possiamo contare su una struttura internazionale, con persone e collaboratori di alto profilo e con esperienza pluriennale nel settore industriale.
Il percorso di maturazione di Solwa Srl ci rende fieri e con umiltà ci piace spesso raccontarlo: molti i sacrifici, molte le tensioni in alcuni momenti, molte sforzi e notti insonni, ma la bellezza nelle cose che stiamo cercando di realizzare ci rende orgogliosi e felici ogni giorno. Le numerose “pacche sulla spalla” e il desiderio di realizzare i nostri sogni, ci hanno dato ogni giorno la forza di affrontare le difficoltà, superandole con slancio.

Da piccolissima startup ad azienda… una storia che ci auguriamo possano percorrere anche altre giovani realtà.

  

7) Secondo voi cosa si potrebbe o dovrebbe fare a livello burocratico istituzionale per favorire lo sviluppo di Startup innovative in Italia?

Le difficoltà delle giovani startup che nascono in Italia sono soprattutto di carattere finanziario e burocratico. Se non avessimo vinto il Premio Gaetano Marzotto non avremmo potuto sviluppare tutte le nostre idee: il capitale iniziale di 10 mila euro versato dai Soci fondatori non avrebbe permesso di andare molto lontano. Le nuove startup avrebbero bisogno di contributi iniziali per poter capire se l’idea può diventare un Progetto reale e concreto, perché purtroppo non bastano medaglie, targhe e complimenti. Le agevolazioni bancarie possono aiutare, ma alla fine sono un capitale che deve essere restituito.

  

(Febbraio 2015)

Caricato il 17/03/2015

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